Le finali "in casa" non portano bene a Marco Cecchinato, che dopo aver perso lo scorso anno il match decisivo per il titolo a Santa Margherita di Pula subisce una sconfitta anche nel neonato Atp di Parma. Il palermitano cede 6-2 6-4 in un'ora e 16 minuti a Sebastian Korda e vede sfumare l'opportunità di aggiudicarsi il quarto trofeo nel circuito maggiore spezzando un digiuno che dura ormai da quasi due anni e mezzo (ultimo titolo a Buenos Aires nel 2019).
L'Emilia Romagna Open, torneo alla sua prima edizione nato grazie a un calendario tennistico in continuo mutamento a causa del periodo pandemico, finisce nelle mani dello statunitense Korda, 21 anni ancora da compiere ma con il tennis nel destino: è figlio di due ex giocatori, Regina Rajchrtova (tennista di buon livello arrivata tra le prime 30 del mondo) e Petr Korda, campione dell'Australian Open 1998 ed ex numero 2 Atp.
Già finalista a inizio stagione a Delray Beach (battuto da Hurkacz in quell'occasione), il giovanissimo americano conquista il suo primo titolo in carriera a spese di un Cecchinato mai davvero in partita. Un primo set di sofferenza, un secondo parziale più equilibrato ma senza mai dare davvero l'impressione di poter far girare il match. Poi sul 4-5 un brutto game al servizio, con la potenza dei colpi di Korda a fare la differenza regalando la prima grande gioia a quello che è il talento Usa più brillante in un'epoca buia per il tennis a stelle e strisce.
Un successo che porta Korda nella top 50 del ranking per la prima volta in carriera mentre Cecchinato si consola parzialmente con il ritorno in top 100: da lunedì sarà numero 83. Adesso testa a Parigi e al Roland Garros, dove il siciliano sarà uno degli undici azzurri presenti in tabellone. Il sorteggio lo ha opposto al giapponese Yasutaka Uchiyama, sfida assolutamente alla portata per il buon Cecchinato visto in azione nella settimana parmense.
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