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Il Coronavirus non cancella le Olimpiadi di Tokyo: "Si faranno anche con la pandemia"

I Giochi Olimpici di Tokyo, rinviati lo scorso anno dal 2020 al 2021 a causa della pandemia di coronavirus, si svolgeranno questa estate "qualunque cosa accada" in merito all’evoluzione della crisi sanitaria. Lo ha assicurato oggi il presidente del Comitato Organizzatore dell’evento a cinque cerchi, Yoshiro Mori.

"Dobbiamo andare oltre i dibattiti sull'opportunità di tenerli o meno. La domanda è come li organizzeremo", ha aggiunto l’ex premier nipponico, 83 anni, durante un incontro tra il Comitato di Tokyo 2020 e funzionari del Partito Liberal Democratico (PLD), al potere in Giappone. "Riflettiamo in questa occasione su un nuovo tipo di Giochi Olimpici", ha aggiunto, mentre gli organizzatori giapponesi hanno già espresso il desiderio di fare delle Olimpiadi di Tokyo un "modello" per le future edizioni, che potrebbero anche far fronte a crisi sanitarie come quella attuale, causata dal Covid-19.

Gli organizzatori delle Olimpiadi di Tokyo dovrebbero presentare domani nuovi dettagli sulle loro contromisure contro il nuovo Coronavirus; le decisioni sulla possibilità che alle gare vi siano degli di spettatori o che invece si svolgano a porte chiuse dovrebbero essere prese in primavera. Le dichiarazioni di Yoshiro Mori arrivano proprio nel giorno in cui il primo ministro giapponese Yoshihide Suga dovrebbe annunciare un’estensione fino al 7 marzo dello stato d’emergenza, in vigore da gennaio in diversi dipartimenti del paese (tra cui Tokyo e la sua periferia).

Nonostante la grande maggioranza dell’opinione pubblica giapponese sia attualmente contraria a ospitare le Olimpiadi nell’estate del 2021, gli organizzatori hanno escluso ulteriori rinvii o cancellazioni e hanno ricevuto in tal senso il sostegno 'senza se e senza ma' del Comitato Olimpico Internazionale (Cio) presieduto da Thomas Bach e degli atleti di tutto il mondo. Nessuna decisione è stata comunicata anche sulla questione della vaccinazione obbligatoria degli atleti, nonostante alcuni paesi abbiano già annunciato la volontà di immunizzare i propri rappresentanti prima dell’inizio della competizione.

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