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Coronavirus, Brusaferro: "Seguire le regole ma niente panico, no al pubblico negli stadi"

Il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro

"Non paura, servono invece attenzione, consapevolezza e saper convivere con questo virus": è l’indicazione del presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, che in un’intervista al Corriere della Sera sottolinea che "i dati di questi giorni sono dovuti ai comportamenti di agosto".

"Se vogliamo che non salgano e che la curva abbia un aggiustamento positivo dobbiamo inserire stabilmente nella nostra vita quotidiana le oramai note regole dell’igiene delle mani, personale e degli ambienti, del distanziamento interpersonale e dell’uso delle mascherine", ha sottolineato.

Per Brusaferro "l'apertura della scuola è un passo fondamentale, è altrettanto fondamentale tenerla aperta nel corso dell’anno". "Ci sono tutte le premesse per affrontare con fiducia le riaperture, ciò non significa che non ci saranno casi e sospensioni ma senza il bisogno di bloccare il sistema".

Per il presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, al momento non ci sono le "premesse" per riaprire gli stadi al pubblico. "I raduni di massa sono considerati al mondo come il massimo livello di rischio che non è legato solo all’evento", ha spiegato, "ci sono una serie di problemi nel gestire l’ingresso e l’uscita delle persone".

"Il Cts ritiene che allo stato attuale non ci siano le premesse per eventi con spettatori e la preoccupazione è anche quella di di non sovraccaricare il sistema di altri fattori di rischio", ha detto il numero uno dell’Iss.

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