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Finale di Champions, Zidane: "Dybala pericolo numero uno"

Zinedine Zidane

MADRID. Zinedine Zidane non ha dubbi: «A Cardiff sono arrivate le due squadre migliori. E daranno vita a una gran partita. sarà una finale speciale». Il tecnico francese gioca contro il suo passato, cinque anni intensi alla Juventus fino alla cessione alle merengues, con una cifra da record per l'epoca: 75,5 milioni di euro.

Oggi 'Zizou' sente di avere «il Dna del Real. E’ la mia casa, è il club della mia vita - dice il tecnico francese - ho vissuto cose spettacolari da giocatore, da secondo e da allenatore. E sarò sempre un tifoso del Real».

Con il Blancos ha ancora un anno di contratto - come Allegri alla Juve - e si gioca molto a Cardiff: la piazza madridista rivuole il 'Dobletè - Liga e Champions - che al Real manca da quasi 60 anni. Dovrà cercarlo contro la Juve con la cui maglia ha perso due finali, Monaco di Baviera '97 contro il Borussia Dortmund di Riedle e Amsterdam '98, proprio contro il Real. Così tra i «tanti bei ricordi» del quinquennio sotto la Mole, c'è quello brutto di Amsterdam, «ma così va il calcio», taglio corto 'Zizou'.

Il Real è campione d’Europa in carica e mai nella storia della Champions League una squadra ha vinto due finali di fila, Zidane spera di essere il primo a festeggiare quest’altra doppietta, oltre al 'dobletè tutto spagnolo: «Abbiamo lavorato sodo per tutto l’anno, ci aspettiamo quindi una ricompensa per questo impegno». Di mezzo c'è la Juve più convinta che mai: «Le finali di Champions non hanno favorite: la cosa più difficile è arrivare fino in fondo, le possibilità di alzare la Coppa sono 50 e 50».

Della Juve teme soprattutto il talento di Dybala, «il pericolo numero uno è lui - dice l’allenatore del Real - ma anche gli altri sono forti, penso a Higuain, Alves. La Juve è una squadra tosta, ma noi cercheremo di farle male».

Zidane sembra alle prese con un dilemma, Bale o Isco: "Potrebbero anche giocare insieme - precisa - in questa stagione lo hanno già fatto in 16 partite. Bale ha giocato meno minuti, ma ha recuperato bene dall’infortunio. Quanto a Isco sappiamo le sue qualità. Di sicuro, la mia scelta non sarà condizionata dalla stampa. La cosa più importante è avere giocatori in piena forma. Il vero problema - aggiunge il tecnico - è doverne lasciare fuori due-tre: tutti meriterebbero di giocare la finale, ma le regole dell’Uefa impongono di limitarsi a 18. E lasciare fuori qualcuno, che si è impegnato per tutto l’anno è la cosa più difficile per un allenatore».

Se i giocatori della Juventus sono apprezzati (anche) per la fame insaziabile Cristiano Ronaldo fa capire che il Real ha sempre appetito: «La vittoria della Liga - assicura CR7- non ci ha placato: vogliamo entrare nella storia vincendo la seconda Champions di fila. Stiamo vivendo un momento molto positivo - ha e io sto meglio di un anno fa a fine stagione: troppa umiltà non fa bene. Serve carattere per dimostrare che siamo i più forti, e non sarà facile perchè anche la Juve è una buona squadra».

 

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