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Guarin stende il Milan, l'Inter
si prende derby e vetta solitaria

L'uomo-derby Fredy Guarin

MILANO. L'Inter batte il Milan per 1-0, Guarin firma la vittoria dei nerazzurri che sono a punteggio pieno con 9 punti, da soli in vetta alla classifica. Una partita vivace, emotiva, nervosa come può essere solo il derby. Clima che si surriscalda quando entra Balotelli, fischiato sonoramente da quella curva che non gli ha mai perdonato il gesto di buttare la maglia alla fine della partita di Champions contro il Barcellona nell'anno del Triplete. Lo spettacolo alla fine è stato onorato soprattutto per la carica agonistica più che per le giocate.  Il derby di Milano invecchia con stile: 163 anni e il suo irresistibile fascino non viene intaccato. San Siro è sold out, i milanesi sono accorsi in maniera massiccia per non perdersi la sfida del rilancio di due squadre offuscate e smarrite almeno negli ultimi anni. Duecento milioni di euro spesi, nuovi campioni e nuove facce, stesse ambizioni e medesimi i traguardi. Roberto Mancini e Sinisa Mihajlovic sospendono per novanta minuti la loro amicizia di ferro, si stringono la mano e poi si concentrano sul derby. C'è il momento nostalgico con Mario Balotelli, eterno figliol prodigo, che cerca il suo allenatore di un tempo per un abbraccio e una stretta di mano. Dagli spalti fischi per Mihajlovic e Balotelli, in tribuna molti vip ma si nota l'assenza di Mr.Bee e di Thohir. Il thailandese fa sapere però di avere pensieri solo per la sua squadra. Berlusconi preferisce non esserci. Moratti invece arriva pochi minuti prima del fischio di inizio.  Alla terza giornata di campionato, in una serata settembrina, si affrontano le milanesi con i loro sogni e le loro speranze.

Mancini mette in campo il tridente Jovetic, Icardi e Perisic. Lascia in panchina Ranocchia, ormai caduto in disgrazia. Il coriaceo Medel gioca da centrale al posto dell'infortunato Miranda. Mihajlovic punta su Honda trequartista dietro la formidabile coppia Bacca-Luiz Adriano. Richiama Montolivo in cabina di regia e si affida all'esperienza di Kucka. La partita parte alla grande con il Milan a ritmi alti e subito pericoloso con Luiz Adriano sul quale è bravo Handanovic a salvare. Risponde l'Inter con una fucilata di Jovetic ma subito dopo è ancora Luiz Adriano ad andare vicino al gol con un destro che finisce alto sulla traversa. I rossoneri giocano bene grazie a questa intesa perfetta ed efficace dei suoi attaccanti Bacca e Luiz Adriano. L'Inter prova a crescere e trova in Jovetic il suo leader carismatico anche se - nelle fasi iniziali - pesano la non perfetta condizione di Kondogbia e le incertezze del debuttante Perisic. Il Milan tiene bene il campo e , al 17', miracolo di Juan Jesus su Luiz Adriano. Guarin è molto attivo e si capisce che può essere la sua serata grazie al supporto costante di Jovetic, Al 26' bel tiro del colombiano e deviazione provvidenziale dei rossoneri. Ci prova Honda, poi Jovetic cerca il colpo vincente. Sul finire, arriva la migliore occasione dell'Inter con Icardi che vede sfumare la gioia del gol grazie a una incredibile parata di Diego Lopez. La partita è equilibrata e combattuta.

Nella ripresa Jovetic sta per approfittare di un errore di Diego Lopez ma il suo tiro viene murato. I rossoneri vogliono il gol e lo cercano con Bacca e Montolivo. Ma è ancora il portiere del Milan a fare la differenza salvando su Guarin che al 13' porta in vantaggio la sua squadra con un sinistro a giro di grande fattura. È il gol-partita che cambia tutto. In campo si alza la tensione, si fa male Juan Jesus che esce in barella in seguito a un contrasto con Kucka. Nel frattempo arriva il momento di Balotelli che entra al posto di Bacca. L'attaccante non ha vita facile in campo, fischi e insulti, anche cori razzisti. Eppure non sfigura, al contrario ogni calcio piazzato che parte dai suoi piedi è un colpo al cuore degli interisti. I giocatori iniziano ad avvertire la stanchezza. Quasi alla mezz'ora, Icardi potrebbe chiudere definitivamente il derby ma non è fortunato. Palacio entra al posto di Jovetic salutato da una standing ovation. Balotelli è pericoloso, una mina vagante capace di colpire anche un palo, poi di mettere in crisi Handanovic costretto a dare il meglio di sè. Il giocatore più discusso degli ultimi tempi sfiora l'impresa. È bravo a restare tranquillo anche se sono scintille con Guarin e Felipe Melo. L'Inter si aggiudica il derby, sugli spalti e in campo è festa nerazzurra.  Mancini - dopo essere rimasto rintanato in panchina per tutto il secondo tempo - finalmente si lascia andare alla gioia. Mihajlovic è deluso ma il Milan è cresciuto e chissà che Balotelli non abbia finalmente messo la testa a posto e sia finalmente pronto per il grande salto fra i grandi del calcio.

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