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Freddie Mercury a 30 anni dalla scomparsa, dai ricordi ai segreti: "Morirò quando non saprò più cantare"

Il 24 novembre ricorreranno i 30 anni dalla scomparsa di Freddie Mercury, l'eclettico e talentuoso cantante, autore e musicista, la cui morte accese più che mai i riflettori sul dramma dell'Aids. L'artista confessò  al mondo intero di averlo contratto, rendendo pubblico il suo state di salute sempre più grave e manifesto, tre giorni prima della morte. "A seguito delle enormi congetture sulla stampa, desidero confermare di essere risultato positivo al test per l’Hiv e di avere l’Aids. Ho ritenuto corretto mantenere queste informazioni private al fine di proteggere la privacy di coloro che mi circondavano. Tuttavia è giunto il momento per i miei amici e i fan di tutto il mondo di conoscere la verità e spero che tutti si uniranno a me e ai miei medici nella lotta contro questa terribile malattia", venne scritto in un comunicato stampa.

Le ultime ore di vita di Freddie Mercury verranno svelate nel nuovo documentario intitolato "Freddie Mercury: The Final Act" che andrà in onda su Bbc Two in occasione proprio nel trentennale della morte dell’artista. Diversi volti famosi hanno accettato di rilasciare nuove interviste per raccontare la loro esperienza su Mercury e sulla sua scomparsa e tra questi, anche Brian May e la moglie Anita Dobson.

Proprio quest'ultima ricorda una frase di Freddie Mercury: "Quando non sarò più in grado di cantare, tesoro, allora morirò". E in effetti, quando l'artista non riuscì più a cantare e ad esibirsi come voleva, si ritirò il 18 febbraio del 1990, dopo l’ultima apparizione pubblica ai BRIT Awards. Nel 1991, poi, morì.

Nel documentario, poi, vengono svelate le telefonate d’allarme in piena notte degli amici e del compagno che lo accudiva in quei giorni e le interviste esclusive a Brian May, Roger Taylor, David Wigg.

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