«Amici» al tempo di nuove tecnologie, Coronavirus, sardine e cyberbullismo.
Il serale del talent di Canale 5, alla cui guida è sempre Maria De Filippi, è pronto a ripartire da venerdì 28 febbraio, in diretta in prima serata.
Con un mese e mezzo di anticipo rispetto alla tradizione per «esigenze legate al palinsesto della rete».
Sei puntate e dieci ragazzi (sei cantanti e quattro ballerini) in gara per conquistare la vittoria finale, più altri tre appuntamenti «celebrativi», una sorta di «festa» con il vincitore di questa edizione e alcuni dei protagonisti di quelle precedenti (già confermati Enrico Nigiotti e Michele Bravi per il canto, Vincenzo e Sebastian per il ballo). «La novità sarà l'assenza di squadre e dei direttori artistici: tutti saranno contro tutti fin da subito - svela Maria De Filippi, chiamata a un superlavoro in questi giorni tra Uomini e Donne, Amici e le ultime puntate di C'è Posta per te -. Ci saranno tre gironi a classifica, con tre giurie a votare: televoto, professori (e Var formata da Beppe Vessicchio e Luciano Cannito) e giuria tecnica con Loredana Bertè, Vanessa Incontrada e Gabry Ponte, più il jolly Tommaso Paradiso».
E ci sarà anche un segmento Amici Prof, con gli insegnanti che saranno giudicati a loro volta. Per il canto dovranno cimentarsi con i successi di Al Bano e Romina (ospiti fissi). «Un ribaltone», lo definisce Maria.
Conferme (come quella del coreografo Giuliano Peparini), ma anche grandi cambiamenti dunque, per un talent, che nonostante qualche difficoltà riscontrate dal genere negli ultimi tempi, rimane sempre il più longevo della tv italiana e anche nel mondo.
Novità è anche il trasloco al venerdì sera (con conseguente scontro diretto con l’amico Carlo Conti e la sua Corrida su Rai1), almeno per le prime tre serate. Poi con la conclusione stagionale di C'è Posta, traslocherà al consueto sabato.
«Arrabbiata no, dispiaciuta sì - commenta Queen Mary, che schiva invece ogni commento sulla rivalità con Milly Carlucci - non sono contenta di andare contro Carlo, ma capita. E capita per tre puntate». Sulla questione scherza anche Conti, intervenendo via videomessaggio:
«Con tutti i giorni della settimana che ci sono, proprio il venerdì? Sono arrabbiato parecchio perché non posso vedere Amici». Di amicizia a rischio non vuole sentir parlare nessuno dei due e all’unisono dicono: «Non è una gara. Vince solo il pubblico».
Nella prima puntata in studio arriveranno tre esponenti delle sardine: Mattia Sartori, Jasmine Cristallo, Lorenzo Donnoli per un intervento contro l’odio. «Sono molto contenta che abbiano accettato il mio invito. Le sardine non sono un partito politico e non credo che la loro presenza possa essere strumentalizzata. Diverso è se avessi invitato Matteo Salvini», ha sottolineato la conduttrice.
Come ospiti hanno detto sì Ghali, Alessandra Amoroso, Elisa, Emma, J-Ax, Ermal Meta e Luciana Littizzetto in collegamento telefonico da casa («Ho preso spunto da Sanremo e dalla chiamata con Fiorello», spiega De Filippi che sarebbe «pazza di gioia» se le proponessero di condurre il festival con Sabrina Ferilli, «andrei anche su una gamba sola»).
«Gli stranieri? Chissà se li faranno arrivare in Italia - aggiunge, con riferimento alla situazione in continua evoluzione legata al coronavirus -. Staremo a vedere se ci saranno limitazioni alla presenza del pubblico in studio anche a Roma, dopo Milano», dice serafica Maria che in 19 anni ha visto passare davanti ai suoi occhi centinaia di ragazzi.
«È una soddisfazione sapere di aver dato un’opportunità a chi non l’aveva. Unico rimpianto è a volte non aver riconosciuto un talento. Due anni fa passò di qui Ultimo: chi fece le selezioni non se ne accorse».
In due decenni è cambiato anche l’atteggiamento dei ragazzi.
«Ora sono meno tonti di quando abbiamo iniziato - racconta ancora la regina di Mediaset -, arrivano già con un produttore, con un progetto e hanno chiaro che il contratto con una casa discografica non è un punto di arrivo. Usano il programma come veicolo per far sentire i loro pezzi». La differenza l’hanno fatta nel tempo soprattutto le nuove tecnologie e il web, il vero primo banco di prova dei loro lavori.
«Ma i ragazzi vivevano meglio senza questi» e indica l’immancabile smartphone.
«I commenti negativi li mettono in crisi, mentre quelli positivi neanche li considerano. Arrivano a chiedere e a prendere ansiolitici oppure decidono di smettere di cantare e ballare», aggiunge Queen Mary. «Il nero su bianco fa più impressione delle chiacchiere di una volta».
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