ROMA. È stata un'encefalite a uccidere Knut, il cucciolo di orso bianco dello zoo di Berlino diventato una vera star mediatica e morto a soli 4 anni nel 2011. Lo studio guidato da Harald Pruess del Centro tedesco per le malattie neurodegenerative e pubblicato su Scientific Reports ha scoperto che si è trattato di una malattia autoimmune e che encefaliti di questo tipo nel mondo animale potrebbero essere molto più comuni di quanto si ritiene.
La storia di Knut, un cucciolo nato nel 2007 in cattività e rifiutato dalla madre, aveva attirato una grande attenzione mediatica tanto da aver portato alla nascita di una vera 'knutmania', la vendita di gadget di ogni tipo e un'impennata di visite allo zoo berlinese del 30%. Nel 2011 il piccolo ha iniziato a soffrire di gravi attacchi di epilessia ed è
morto per problemi cardiaci. Le cuase del malore sono rimaste a lungo un mistero e ora i ricercatori tedeschi sono giunti alla conclusione che Knut soffrisse di una malattia (non trasmissibile) auto immune al cervello,una encefalite da anticorpi anti-NMDA, che finora si conosceva solo nell'uomo.
«Con questo disturbo - ha spiegato Pruess - il sistema immunitario è super attivo e produce anticorpi che danneggiano le cellule nervose al posto di combattere contro i patogeni. Attacchi epilettici, allucinazioni e demenza sono tra i possibili sintomi». La scoperta della malattia che aveva colpito Knut potrebbe aiutare a capire meglio i meccanismi di questa malattia non solo per salvare altri orsi ma anche per sviluppare applicazioni mediche nell'uomo.
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