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I ghiacciai dell'Everest perderanno oltre il 70% del volume

ROMA. Se le emissioni di gas serra continueranno al ritmo attuale, i 5.500 ghiacciai della regione dell'Hindu Kush, sul monte Everest, potrebbero perdere tra il 70 e il 99% del loro volume entro il 2100. L'allarme viene da uno studio condotto da un team di scienziati internazionali e pubblicato su The Cryosphere, che sottolinea come questa percentuale dipenderà dal livello di emissioni e dal loro effetto su temperature, neve e pioggia.

Il team ha studiato l'area del bacino del Dudh Kosi, nell'Himalaya nepalese, 'patria' di alcune delle vette più alte al mondo e di oltre 400 km quadrati di ghiacciai. E alla luce dei risultati ottenuti, i ricercatori mettono in guardia sulle conseguenze della scomparsa dei ghiacci su agricoltura e la produzione di energia idroelettrica. Secondo gli studiosi, i ghiacciai dell'area si sciolgono più velocemente perché il livello di congelamento (ossia la quota in cui si raggiunge la temperatura di 0 gradi) salirà con l'aumento della temperatura dell'aria.

"Oggi - ha spiegato Walter Immerzeel, ricercatore dell'università olandese di Utrecht e co-autore dello studio - il livello di congelamento varia tra i 3.200 metri a gennaio e i 5.500 metri ad agosto. Sulla base dei dati storici della temperatura e il riscaldamento previsto nel 2100, questo potrebbe aumentare di 800-1.200 metri". "Un aumento simile non solo ridurrebbe gli accumuli di neve sui ghiacciai, ma esporrebbe oltre il 90% delle superfici attualmente ghiacciate allo scioglimento durante i mesi più caldi". Gli stessi ricercatori invitano a prendere con cautela le loro proiezioni perché rimangono alcune incertezze, ma sottolineano che "il segnale di cambiamenti futuri nella regione è chiaro e convincente", anche nello scenario migliore dei cambiamenti climatici.

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