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Mangiare al ristorante e non ingrassare: i consigli del nutrizionista

ROMA. Andare al ristorante e non ingrassare? Si può. Spesso per chi è a dieta, il pasto fuori casa rappresenta un vero e proprio incubo. "Cosa ordino?" è la domanda più frequente. Ecco i consigli del nutrizionista Nicola Sorrentino, direttore della «Columbus clinic diet» di Milano.

Evitare le salse e non esagerare con l’olio. "Le uniche salse concesse sono due: la salsa di soia e un intingolo di senape, succo di arancia e aceto balsamico - spiega Sorrentino -. Se avete un ristoratore di fiducia chiedete che ve la porti a parte. Con quella potete condire l’insalata, la bresaola, un panino. Ha poche calorie e sta bene con tutto". Per quanto riguarda l'olio, invece, "è un alimento straordinario, che fa benissimo, ma è anche molto calorico. Chi è a dieta, quindi, deve stare attento. La quantità giusta è un cucchiaino. Guai invece a fare il giro del piatto con la bottiglia: quell’olio corrisponde alle calorie di un piatto di pasta".

Il panino? Va bene, ma light. "Bisogna scegliere gli ingredienti giusti: prosciutto crudo, bresaola, salmone affumicato sono perfetti. Si possono aggiungere una fetta di pomodoro e un po’ di lattuga, il tutto condito con al massimo un cucchiaio d’olio o la salsa di senape. Fate attenzione anche al pane: meglio un tipo croccante come la ciabatta piuttosto del panino arabo, perché così sarete costretti a masticare di più. Di conseguenza vi sentirete più sazi e digerirete meglio".

Occhio all’insalatona. "Quelle con il mais, i carciofini sott’olio, il tonno , la mozzarella e via dicendo sono bombe caloriche. Se in più ci si aggiunge un giro di bottiglia d’olio, si arriva all’apporto calorico di tre piatti di pasta".

La pasta? Solo dal ristoratore di fiducia. "Ordinare la pasta al ristorante è sempre difficile, perché spesso è condita con sughi soffritti, pieni di burro e panna. Consumatela solo se avete un bar di fiducia in cui la potete chiedere in bianco. E non esagerate con l’olio e il parmigiano".

Frutta sì, con moderazione. "Sì, ma allora poi si salta la merenda. La frutta è zuccherina, non se ne può mangiare quanta se ne vuole. Bisogna rispettare le porzioni: per esempio, due mandarini, una mela, un’arancia".

A cena: via libera al pesce. "Un antipasto di ostriche e un pesce al sale, condito da sé al tavolo, è perfetto. Una cena gustosa e poco calorica".

Nel dubbio, andate al giapponese. "Lì potrete ordinare senza problemi otto pezzi di sushi, da condire con la salsa di soia, oppure un piatto di sashimi con una coppetta di riso a parte. In entrambi i casi, chiedete anche un’insalata a base di sola verdura da mangiare come contorno. Nessuno si accorgerà che siete a dieta e voi gusterete un’ottima cena".

Preferite la pizza rossa. "Un altro falso mito: la potete ordinare, certo seguendo alcuni accorgimenti. La più indicata per chi è a dieta è la marinara: pomodoro, capperi e acciughe senza mozzarella. Tanto gusto, calorie congrue. Se proprio non resistete e volete la margherita, dividetela con un commensale, oppure ordinatela piccola, in versione baby".

Non demonizzate il dessert. "Se potete ordinare un aspic di frutta, un gelato o un sorbetto alla frutta, non fatevi problemi. Se invece volete regalarvi un tiramisu, prendetelo: farete più attenzione a mangiare meno negli altri pasti della giornata. Un altro suggerimento è questo: per placare la voglia di dolce potete sostituire un pranzo con una fetta di torta e una tazza di tè".

Concedetevi pane e vino... e rilassatevi. "Non è obbligatorio eliminare il pane quando mangiate fuori. Potete accompagnare pranzo o cena con mezzo panino (per le donne) o un panino (per gli uomini) e un bicchiere di vino. La convivialità è fondamentale - rassicura Sorrentino -. Se mangiate fuori solo una volta ogni tanto, potete anche ordinare un bel piatto di pasta e il dessert senza preoccupazione. Lo sgarro è previsto da ogni dieta. Certo, se la cosa diventa frequente dovete attenervi alle regole che abbiamo visto".

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