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Il Comune di Amatrice contro Carlo Cracco: ''Niente aglio nella vera amatriciana"

ROMA. Il Comune di Amatrice non ci sta e rivendica l'autentica ricetta dell'amatricana. Una crociata gastronomica lanciata dalla cittadina del Lazio e che smentisce categoricamente la versione del piatto proposta da Carlo Cracco. Il famoso chef - durante la trasmissione di Canale5 "C'è posta per te" - ha svelato che il segreto per la riuscita del piatto sta nell'utilizzare l'aglio in camice. Niente di più sbagliato fanno sapere dai vertici comunali attraverso un post pubblicato su Facebook:

"Ricordiamo che gli unici ingredienti che compongono la vera amatriciana sono guanciale, pecorino, vino bianco, pomodoro San Marzano, pepe e peperoncino". E poi aggiunge: ''Siamo sicuri che da parte del celebre chef sia stato un "lapsus", vista la sua storia professionale ed anche la sua capacità di stare al gioco, pubblicizzando una nota marca di patatine. Ribadendo che siamo certi della buona fede del noto chef, siamo convinti che lo stesso abbia comunque piena libertà di inserire "l'aglio in camicia" nel sugo da lui preparato, e siamo ancora più convinti che tale sugo potrà anche essere buono, ma non lo si può chiamare Amatriciana". E per concludere c'è anche l'invito rivolto al cuoco: "Il Comune di Amatrice sarà ben lieto di ospitare lo chef Carlo Cracco nei luoghi dove ha avuto origine il "primo" piatto più famoso al mondo". Amatrice non è nuova a battaglie sulle tradizioni e in passato il sindaco Sergio Pirozzi era finito sulle pagine dei quotidiani per aver difeso la reputazione del suo comune dall'utilizzo dispregiativo del termine "all'amatriciana".

 

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