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«Fattoria siciliana» in crisi: animali a rischio estinzione

Molte specie rischiano di sparire come la capra girgintana e le mucche. La loro salvezza passa tramite l’allevamento in tenute protette dell’Isola

PALERMO. Gli animali da fattoria tipici del territorio siciliano sono in estinzione. Tra questi ci sono la pecora comisana, l’asina ragusana, l’asino modicano, la capra girgintana, la gallina e il gallo siciliano, la mucca e la pecora siciliane. Molti di questi vengono però protetti e fatti riprodurre in fattorie didattiche. Sono posti dove la cultura del territorio diventa una filosofia di vita. La missione è quella di far vivere e riprodurre quegli animali che sono stati scartati perché meno produttivi o spettacolari. Ma per non far estinguere le razze autoctone è necessario insegnare alle nuove generazioni la cultura e l’amore per il territorio e gli animali. In tutto il territorio siciliano sono diffuse le cosiddette fattorie didattiche. In provincia di Catania vengono protette le galline siciliane che sono in via d’estinzione perché producono poche uova di colore bianco. È una gallina molto rustica con un piumaggio grigio scuro con macchie marrone chiaro. «Questi esemplari devono vivere ruspando e non stando in batterie di gabbie - spiega il proprietario della Fattoria didattica il Casale delle rose in provincia di Catania Michele Lirosi - L’unica accortezza è quella di farle stare in recinti che le proteggono dall’aggressione di cani randagi o animali selvaggi. La gallina e il gallo siciliani mangiano granaglie e verdure biologiche. Già dal 2010 la Regione Siciliana aveva dato ad alcuni allevatori il compito di proteggere e far riprodurre la gallina nostrana. Il gallo siciliano è più piccolino e nero e ha un temperamento vivace proprio come gli abitanti dell’Isola».

A dover essere protetta è anche la pecora comisana che si caratterizza dalla testa dal colore rosso, quindi la mucca modicana di colore marrone, poco diffusa. La maggior parte degli allevatori preferisce le pecore sarde che producono più latte, mentre la pecora comisana ne produce un po’ meno, ma è una razza autoctona anch’essa in estinzione. «Ai bambini che vengono nella nostra fattoria didattica nel mese di maggio facciamo vedere anche come si tosa una pecora e che da questa si può produrre la lana», continua Lirosi. Le pecore siciliane rispetto a quelle sarde producono lana in quantità minore e meno pregiata. Un altro animale da fattoria in via d’estinzione è l’asina ragusana che si riproduce con difficoltà. Durante i percorsi didattici i bambini preferiscono questo animale che è dolce e docile e che si fa accarezzare facilmente. Questi animali vengono tutelati da alcuni allevatori locali che hanno una passione e una cultura del territorio siciliano e possono pascolare liberamente senza l’uso di mangimi industriali.

In provincia di Siracusa si proteggono specie come l’asino modicano, che ha una corporatura più grande di quella del poni. Infatti è più alto ma ha un manto morbido e peloso ed è quasi un mezzo cavallo. Tra gli altri animali protetti c’è la capra girgintana che ha corna particolari e il suo latte è molto leggero e pregiato rispetto a quelli di pecora. La mucca siciliana è una razza meticcia è diversa dalle altre mucche perché fa meno latte. «Il loro latte va direttamente ai loro vitellini - spiega il proprietario della Fattoria didattica Badiula in provincia di Siracusa, Alfio Di Giorgio - I bambini sono affascinati dall’allattamento dei piccoli vitelli».

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