ROMA. I farmaci in casa per i bambini possono essere pericolosi. 8 richieste di aiuto su 10 arrivate al Centro antiveleni del Niguarda Cà Grande di Milano nell'ultimo anno riguardano la somministrazione dei medicinali a piccoli e adolescenti. Spiega Franca Davanzo, direttrice del centro e del dipartimento di emergenza dell'ospedale :
«Su 3.247 richieste di intervento per errori terapeutici e reazioni avverse il 78% riguardava la sbagliata somministrazione dei farmaci ai bambini» - afferma Franca Davanzo, Direttore Centro Antiveleni e dipartimento di emergenza dell'ospedale Niguarda Cà Granda di Milano -. «Nel 58,7% dei casi sono state confuse le dosi, nel 30,8% dei casi si è trattato di uno scambio di farmaci, nel 3,8% dei casi errori nella preparazione e nel 3% è stata errata la via di somministrazione. Nel 1,9% il farmaco era scaduto. Infine in 7 casi su 100 erano stati fatti più errori contemporaneamente».
L'allarme italiano segue una ricerca americana condotta su 60.000 segnalazioni, pubblicata recentemente su Pediatrics, secondo cui lo sbaglio più frequente dei genitori è dare due volte al bimbo la stessa medicina.
Di qualche mese fa, una notizia allarmante aveva scosso la Rudolph Blankenburg Elementary School di Philadelphia: qui un gruppo di bambini di circa 7 anni, ha ingerito delle pillole anticoncezionali durante la ricreazione. La maestra si è accorta troppo tardi della scatoletta vuota sulla scrivania: i suoi alunni avevano già mangiato quelle che secondo loro erano delle caramelle.
A portarle a scuola era stato uno di loro che ha notato la scatoletta a casa e pensando si trattasse di dolciumi li ha presi per offrirli ai suoi compagni. Il preside ha subito chiamato l'ospedale, per far fare agli alunni gli opportuni controlli medici.
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