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Sanremo, la classifica dopo la quarta serata: Ermal Meta favorito, c'è già il primo vincitore

Amadeus, Fiorello e Barbara Palombelli

In attesa dell'ultima puntata di questa sera c'è già il primo vincitore di Sanremo 2021:  Gaudiano con il brano Polvere da sparo ha trionfato tra le Nuove Proposte e dedicato la vittoria al padre, scomparso per un tumore al cervello.  Al secondo posto il palermitano Davide Shorty (vincitore del Premio della Sala Stampa Lucio Dalla, con il brano Regina).

Tra i big, dopo le prime tre serate si conferma Ermal Meta il più votato con Un milione di cose da dirti: guida ancora la classifica generale e resta il favorito il superfavorito, anche se al secondo posto adesso c'è Willie Peyote con Mai dire mai (la locura) e al terzo Arisa con Potevi fare di più. Scende in quarta posizione Annalisa con Dieci, mentre la sala stampa punta tutto sulla "Musica leggerissima" dei siciliani Colapesce Dimartino.

La co-conduttrice per una sera è Barbara Palombelli. Ama e Fiore la presentano leggendo il gobbo in coro, poi Fiorello le chiede come chiami nell'intimità il marito, Francesco Rutelli: "Francy, o anche cucciolo. Ma cucciolo chiamo anche mio nipote", scherza la giornalista, auspicando che Sanremo sia "un segnale di ripartenza per tutto lo spettacolo dal vivo". Poi dedica il suo monologo alle ragazze, alle donne, alle nonne: "La chiave del nostro futuro è ribellarci sempre, tanto ci umilieranno, ci metteranno le mani addosso, non saremo mai perfette, non andremo mai bene come non va bene Liliana Segre, senatrice a vita che a 90 anni non può vaccinarsi senza scatenare odi micidiali".

La giornalista racconta la sua storia di ragazza ribelle che iniziò a lavorare a 15 anni: "Studiate fino alle lacrime e lavorate fino all'indipendenza, perché alla fine funziona", raccomanda, mentre il web si divide. Dibattito social anche sulla scelta di Beatrice Venezi di farsi chiamare 'direttore' e non 'direttrice' d'orchestra, "è quello il nome della mia professione".

Coglie nel segno, invece, l'appello di Alessandra Amoroso e Matilde Gioli per i lavoratori dello spettacolo, rappresentati da una presenza simbolica sul palco: "Come voi vogliamo provare a tornare a sognare - dicono - ma il nostro sogno ha bisogno di altri cuori, delle mani e delle braccia di altre persone. Ora che il mondo si è fermato, le platee sono vuote, ci sono tante viste sospese in attesa di una ripartenza difficile da immaginare o di un aiuto che non è mai arrivato. Il lavoro deve essere un diritto di tutti, non un colpo di fortuna". E sullo sfondo parte l'applauso registrato di attori, musicisti, cantanti.

Dopo la notte dei duetti, con cui il Festival ha appena invertito la curva in discesa degli ascolti e ha sfondato il tetto dei 6 milioni di interazioni sui social, la quarta serata ritrova un Fiorello scatenato, che inizia con la parrucca vintage anni '80 sulle note degli Wham!, duetta con Amadeus su Siamo donne, portato all'Ariston da Sabrina Salerno e Jo Squillo nel 1991. E poi, mantello nero e corona di spine, entra nel quadro di Achille Lauro. La performance è "punk rock, cultura giovanile, San Francesco che si spoglia dei beni, Giovanna D'Arco che va al rogo, Prometeo che ruba il fuoco degli dei, l'estetica del rifiuto dell'appartenenza all'ideologia. Dio benedica chi se ne frega".
Dalla performance di impatto dei Maneskin a Orietta Berti avvolta nella cappa di strass, da Max Gazzè, travestito da Dalì con i baffi a punta e la camelia tra i capelli, a Madame a piedi nudi, fino al super favorito Ermal Meta, il palco accoglie tutti e 26 i Big in una carrellata per nottambuli.

Tornato a commissariare il festival di Amadeus, Zlatan Ibrahimovic rende omaggio agli orchestrali. All'Ariston torna Mahmood, a due anni dalla vittoria con 'Soldi' che ripropone in un medley di successi accompagnato dal battito di mani ritmato dell'orchestra. Tutti a ballare con Bottari di Portico Enzo Avitabile che rende omaggio a Renato Carosone con Caravan Petrol.

LA TOP TEN

Ermal Meta, con Un milione di cose da dirti, guida ancora la classifica generale dei Big in gara al festival di Sanremo, frutto della media tra le votazioni nelle prime tre serate.

1) ERMAL META - Un milione di cose da dirti; 2) WILLIE PEYOTE - Mai dire mai (la locura); 3) ARISA - Potevi fare di più; 4) ANNALISA - Dieci; 5) MANESKIN - Zitti e buoni; 6) IRAMA - La genesi del tuo colore; 7) LA RAPPRESENTANTE DI LISTA - Amare; 8) COLAPESCE DIMARTINO - Musica leggerissima; 9) MALIKA AYANE - Ti piaci così; 10) NOEMI - Glicine.

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