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Festival di Sanremo a rischio rinvio: entro martedì si attende il protocollo della Rai

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Dovrebbe essere inviato entro martedì 2 febbraio al Comitato tecnico scientifico il protocollo per il Festival di Sanremo che la Rai sta limando in queste ore: obiettivo, lo svolgimento dell'evento in sicurezza, mediando tra le indicazioni degli esperti e le esigenze dello spettacolo.

Indipendentemente dall'iter del protocollo, tra le ipotesi sul tavolo ci sarebbe anche quella di uno slittamento del festival, verso la fine di aprile, in modo da allontanare il rischio che la Liguria possa trovarsi in zona arancione o rossa, nell'auspicio che le misure anti-contagio e la campagna vaccini contengano il diffondersi del virus.

"In un anno eccezionale, per la gravità degli eventi, ci si può aspettare un Festival eccezionale". Giancarlo Leone, presidente dei produttori televisivi (Apa), ad di Q10 Media, oltre trent'anni in Rai, già responsabile di cinque festival (due edizioni di Fabio Fazio e tre di Carlo Conti), in un’intervista a Primaonline ha rilanciato l'idea di un Sanremo che per una volta sia solo una "sfilata di canzoni" in tre ore.

"Il contest musicale - spiega - può durare in tutto tre ore, non di più. Palcoscenico raddoppiato utilizzando quasi per intero la platea dell’Ariston con enormi possibilità di impatto visivo e di spettacolo. Niente pubblico, solo alcune decine di figuranti o addetti ai lavori. Dalle 21 alle 24 il meglio della canzone italiana avrebbe portato ad una riduzione dello share, rispetto alla durata fino alle 2 di notte, ma ad un incremento dell’ascolto medio, senza eccessivi danni per il GRP (Gross Rating Point, ndr) che interessa gli investitori pubblicitari. E con la possibilità per la maggior parte dei telespettatori di godersi per intero il festival".

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