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Sanremo 2020, il vincitore è Diodato: 11,4 milioni per la finale e il 60% di share

Diodato

Diodato con la canzone "Fai Rumore" è il vincitore della settantesima edizione del festival di Sanremo. Al secondo posto Francesco Gabbani con "Viceversa", sul podio anche la sorpresa Pinguini Tattici Nucleari con "Ringo Starr".

La serata finale del Festival di Sanremo è stata seguita in media ieri su Rai1 da 11 milioni 476mila spettatori con il 60.6% di share. L’anno scorso l’ultima serata del festival aveva raccolto in media 10 milioni 622mila telespettatori pari al 56.5%. E' il miglior risultato dal 2002.  La prima parte della serata finale (dalle 21.32 alle 23.52) ha fatto segnare 13 milioni 638mila
telespettatori con il 56.8%, la seconda (23.57-1.59) 8 milioni 969mila con il 68.8%. Nel 2019 la prima parte dell’ultima serata di Sanremo aveva raccolto 12 milioni 129mila spettatori con il 53.1%; la seconda 8 milioni 394mila con il 65.2%.

Grande bottino per Diodato che si aggiudica anche il premio della critica intitolato a Mia Martini della sala stampa e il premio della sala stampa Lucio Dalla sezione campioni. Il cantautore, alla sua terza volta a Sanremo, ha convinto le giurie con il suo intenso "Fai rumore", non solo un brano ma un atto di ribellione che fotografa l'amore nel senso più ampio possibile e allo stesso tempo un invito ad abbattere i muri dell'incomunicabilità.

Il premio Sergio Bardotti per il miglior testo assegnato dalla commissione musicale va a Rancore con la canzone "Eden". Il premio Giancarlo Bigazzi per la migliore composizione musicale va a Tosca con "Ho amato tutto". Il premio TIMMUSIC, attribuito al brano in concorso più ascoltato in streaming sulla piattaforma Tim dedicata alla musica digitale va a Francesco Gabbani con "Viceversa".

LA CLASSIFICA FINALE. 1) Diodato 2) Francesco Gabbani 3) Pinguini Tattici Nucleari 4) Le Vibrazioni 5) Piero Pelù 6) Tosca 7) Elodie 8) Achille Lauro 9) Irene Grandi 10) Rancore 11) Raphael Gualazzi 12) Levante 13) Anastasio 14) Alberto Urso 15) Marco Masini 16) Paolo Jannacci 17) Rita Pavone 18) Michele Zarrillo 19) Enrico Nigiotti 20) Giordana Angi 21) Elettra Lamborghini 22) Junior Cally 23) Riki.

L'ULTIMA SERATA. Sanremo consacra Amadeus e Fiorello come coppia da show: il gioco di sponda è riuscito, la complicità ha spazzato via le polemiche della vigilia, 'Ciuri' ha contagiato 'Ama', come dimostra lo sketch iniziale, con Amadeus travestito da De Filippi per onorare la scommessa degli ascolti o il ballo lento in attesa dei risultati alla fine della trasmissione. "I vertici Rai ci hanno proposto di fare il Sanremo bis: la risposta la daremo alla fine di questa puntata, la settimana prossima", annuncia Fiore, tra il serio e faceto, all'inizio della serata, ironizzando sulla durata extralarge del festival.

L'apertura è sulle note dell'inno nazionale, perfetto per suggellare un festival che ha unito ancora una volta l'Italia, mantenendosi sempre sopra il 50% di share, risultati che non si vedevano da vent'anni. Fiorello riparte subito dal caso Bugo-Morgan: "Ieri sera là dietro era peggio di Paura e delirio a Las Vegas, c'era Rita Pavone che giocava a burraco con Dua Lipa, Piero Pelù che struccava Achille Lauro... ". Poi si avvicina a Josè, il figlio di Amadeus in prima fila: "Quando è iniziato il festival aveva otto anni, oggi ne ha undici". E ai vertici Rai: "Non si può fare così, un festival che dura 600 ore, Sanremo ha fagocitato tutto. Zingaretti, Salvini, dove siete? Dove state Sardine, Cinque Stelle? Ho visto Floris che parlava di pensioni con Elettra Lamborghini".

Entra Amadeus in versione De Filippi, con tanto di imitazione di 'queen Mary': i due amici ballano e cantano Un mondo d'amore di Gianni Morandi. E mentre "da capo al mondo" arrivano via Twitter i complimenti di Jovanotti, gli ex ragazzi di via Massena, cresciuti a pane e Radio Deejay, salutano il loro mentore Claudio Cecchetto.

Per un Ama che diventa performer, un Tiziano Ferro che si rivela monologhista: "La felicità non è un privilegio, è un diritto. A 40 anni - sottolinea a due settimane dal compleanno - penso proprio non ci sia bisogno di raccontare da che parte sto. La mia storia si scrive da sé. Maniacalmente innamorato delle persone, tutte. Estremista da sempre dalla parte dei deboli. Dio non commette errori. E non credo abbia iniziato il 21 febbraio 1980. Non sono sbagliato. Nessuno lo è. Non accetto speculazioni sul tema. Non provateci nemmeno. Ho 40 anni ormai", scandisce visibilmente emozionato.

C'è spazio per l'ovazione per Fiorello. Re dell'improvvisazione, durante l'attesa dei risultati fa il verso ai trapper improvvisando un freestyle con l'autotune e coinvolgendo anche il direttore di Rai1 Stefano Coletta ("Questa è la fine della Rai", commenta lo showman) e una violinista dell'orchestra che si presta al gioco.

"Questo festival non sarebbe stato così se non avessi avuto sempre accanto a me il mio amico, da 35 anni, Fiorello": Amadeus ringrazia lo showman e parte l'applauso del pubblico dell'Ariston che si alza in piedi.
Applausi anche in sala stampa. Fiorello ringrazia per la sua "prima standing ovation a Sanremo" e rivolge un pensiero a Bruno Martino salutando il figlio Adriano, chitarrista. Un pensiero anche per Fred Bongusto, prima di cantare 'Amore fermati' e chiamare la standing ovation per l'orchestra.

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