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Musica e femminicidio, Sarcina difende Junior Cally: "Un artista deve essere libero"

"Le critiche sono aria fritta. Un artista è libero di fare quello che vuole. E se è seguito, vuole dire che ha ragione lui. Quindi le critiche sono all'artista o ai suoi fan? E poi la coerenza dov'è finita? Lo avete scelto per il festival, dovete tenerlo. Sarà il pubblico a giudicare".

Francesco Sarcina non ci va leggero sulla vicenda Junior Cally, che sta infiammando il pre-festival.

Il cantante, con Le Vibrazioni, sarà in gara all'Ariston per la terza volta, dopo il 2005 e il 2018. La partecipazione di due anni fa aveva sancito la reunion della band dopo una pausa durata cinque anni, quella che è ormai alle porte "è una conferma per noi stessi, un modo per rimettersi il completo buono, per fare ordine e concentrarsi solo sulla musica".

Il leader del gruppo spiega così la scelta di calcare ancora il palco dell'Ariston con il brano Dov'è, una ballad old school firmata dallo stesso Sarcina, con Roberto Casalino e Davide Simonetta, che pesca nel passato e nella storia, ormai ventennale, delle Vibrazioni.

"L'abbiamo scritta esattamente con l'idea di fare Sanremo. Ed è stato un ritorno alle origini totale, a quel sound che ci ha caratterizzato fin dall'inizio".

Nel brano, che racconta un amore finito e la voglia di ripartire, "c'è tanto di mio - racconta Sarcina, che ha vissuto una turbolenta separazione dalla moglie Clizia Incorvaia -, c'è quello che ho vissuto. La musica serve anche a curare le ferite, a vomitare fuori quello che ti ha colpito".

In lavorazione c'è un album, "che spero uscirà entro la primavera", ma nel frattempo, a partire da marzo, c'è un tour nei teatri, con un'orchestra di 20 elementi e la direzione di Peppe Vessicchio, che mescola rock e musica classica ("che sono meno distanti di quello che possiamo immaginare"). (ANSA)

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