SANREMO. «Non ho mai accettato gli inviti al festival e un rifiuto in particolare mi è costato anche una litigata»: lo confessa Antonio Albanese, convinto che a Sanremo debbano essere le canzoni e non i comici al centro della scena.
Per lui si tratta di un debutto al teatro Ariston mentre per Paola Cortellesi, sua partner nel film 'Mamma o papà?', è un ritorno dopo la prima volta, nel 2004, nella squadra composta con Maurizio Crozza e Gene Gnocchi, «a fare i clown» - ricorda - al fianco della conduttrice Simona Ventura.
Litigiosi genitori nel nuovo film, che racconta la fine di un amore e il desiderio da entrambe le parti di sottrarsi alla responsabilità dei figli, Albanese e Cortellesi appaiono affiatati e divertiti in conferenza stampa, accanto al regista Riccardo Milani, marito di Paola.
Il film sarà nella sale il 14 febbraio, nel giorno di San Valentino.
Proprio per celebrare, a modo loro, la storia di un amore, i due talenti comici porteranno stasera, nella serata di apertura del festival, uno sketch musicale che sarà anche un omaggio alla kermesse con la citazione ironica e irriverente 'Pavole pavole'.
«Siamo felici di fare un intervento trasgressivo stasera: canteremo a Sanremo la nostra canzone d'amore ricca di sorprese e di un impegno fulminante, che riflette quello del film», scherza Albanese.
Poi aggiunge serio:
«Per me è interessante venire per la prima volta a cantare a Sanremo facendo la spalla a Paola, una delle più belle voci della musica italiana».
«Puntiamo almeno al premio della critica», gli fa eco Paola Cortellesi.
«Il nostro brano racconta la nascita, la crescita e la fine di un amore in 2'22'» ovvero 'Un mondo di parole' tutto da ridere.
Se Albanese cita 'Replay' di Samuele Bersani tra i pezzi festivalieri che ama di più, Paola non può fare a meno di ricordare gli anni del pianobar quando, da ragazzina, cercava di definire la sua identità di poliedrica artista, prima di incontrare il cinema.
Dopo il successo di 'Laura e Paola', con l'amica Pausini, su Rai1, non esclude il bis.
«Ci piacerebbe ripeterlo e siamo state invitate a farlo. Intanto - conclude - auguro a Laura di vincere il Grammy».
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