
È allerta in tutto il mondo per la circolazione delle varianti del virus SarsCoV2 e la brutta notizia, annunciata nei giorni scorsi dal primo ministro britannico Boris Johnson, è che quella isolata nel Regno Unito non è solo la più contagiosa, ma la più mortale di quelle finora note.
L'allerta sulle varianti è stata lanciata anche da riviste scientifiche internazionali di primo piano come Nature e The Lancet. I dati che danno sostanza all'annuncio non sono stati ancora pubblicati, ma Johnson ha parlato "di alcune prime evidenze registrate in questo senso". Potrebbe quindi concretizzarsi "lo scenario più negativo", come l'ha definito l'immunologo Sergio Abrignani, dell'Università Statale di Milano. La conseguenza sarebbe infatti un generale aumento della mortalità nei Paesi in cui questa variante sta circolando.
Varianti Covid, cosa succede nel corpo umano
Un virus può diventare più mortale per molti motivi, legati al tipo di mutazioni. Per esempio, alcune mutazioni potrebbero essere più efficaci nello scatenare la cosiddetta tempesta di citochine responsabile dei casi più gravi, oppure potrebbe legarsi più facilmente ai recettori presenti sulla superficie delle cellule umane, raggiungendo e infettando un maggior numero di cellule e aumentando quindi la gravità della malattia; un altro possibile motivo, probabilmente fra i peggiori, è che possa sfuggire completamente agli anticorpi generati dal sistema immunitario: quest'ultimo non riesce più a eliminare il virus che continua a lavorare sottotraccia.
Varianti Covid e vaccini, gli interrogativi
Resta la grande domanda sui vaccini: riusciranno a contrastare comunque le varianti? "Si sta già cercando la risposta e, sulla base quanto pubblicato finora, i vaccini di Pfizer-BioNTech e Moderna possono riconoscere la variante inglese. Il fatto - prosegue Abrignani - è che il virus SarsCoV2 circolerà ancora moltissimo e c'è da aspettarsi che prima o poi bisognerà cambiare vaccino, come accade per l'influenza", ma questa operazione è possibile e non richiederà tempi molto lunghi.
La variante inglese
Gli scienziati la chiamano VOC 202012/01, il resto del mondo variante inglese. È la priva variante di Covid, identificata nel mese di dicembre dello scorso anno, anche se nuovi studi fanno risalire la sua nascita almeno a tre mesi prima: intorno al mese di settembre.
Dagli ultimi dati diffusi sembra che i contagiati dalla variante inglese siano circa 16.800 in Gran Bretagna, altri duemila sarebbero poi stati registrati in altri Paesi. "Mentre all'inizio vedevamo casi da varianti concentrati in un'area o in una struttura, ora registriamo contagi sparsi. Non più focolai circoscritti: le varianti si sono intrufolate ovunque sul territorio". Dice il direttore del laboratorio di Genetica molecolare - Test Covid-19 dell'Università di Chieti, Liborio Stuppia, commentando la questione delle varianti accertate in Abruzzo e delle prime reinfezioni. La situazione di Guardiagrele, paese del Chietino di novemila abitanti in cui sono emersi una quarantina di contagi riconducibili alla variante inglese, secondo Stuppia potrebbe "non essere un caso isolato, ma piuttosto una situazione emblematica di un fenomeno più ampio, che interessa il territorio".
La variante sudafricana
La variante sudafricana del Covid scientificamente viene chiamata 501.V2' di Sars-CoV-2, ed è stata individuata i primi di ottobre. Sembra abbia iniziato a diffondersi molto rapidamente in Sudafrica. Su questo aspetto c'è preoccupazione, come rilevano gli esperti citati dalla rivista Nature sul suo sito: molti, per esempio, sono preoccupati dalla velocità con cui si sta diffondendo la variante sudafricana e che si teme possa ridurre l'efficacia dei vaccini e causare reinfezioni. E su questa variante, sempre dalla Gran Bretagna, Matt Hancock, ministro della Sanità, ha evocato nelle ultime ore anche il timore scientifico, non confermato, ma possibile che, proprio la variante sudafricana, possa rivelare maggiore resistenza ai vaccini esistenti, fino "al 50%" rispetto al ceppo originario dell'infezione.
La variante brasiliana
È una sorvegliata speciale anche la variante brasiliana (B.1.1.28) e si sospetta che un'altra variante, ancora non identificata, sia la responsabile di un'impennata di casi in Francia. Al momento mascherine, distanziamento e igiene restano le difese fondamentali contro le varianti del virus SarsCoV2, ha osservato Stefania Salmaso, dell'Associazione Italiana di Epidemiologia.
"La presenza di varianti del coronavirus era assolutamente attesa: le varianti di un virus possono insorgere in qualsiasi momento - ha detto - e la probabilità che vengano osservate e si diffondano è proporzionale al numero di casi". Questo accade perché più il virus si diffonde e si moltiplica, più aumenta la possibilità che durante il processo di replicazione possano avvenire degli errori, le cosiddette mutazioni. L'importante è individuarle e controllarne la diffusione. Per questo oggi anche la rivista The Lancet ha condiviso l'appello a incentivare la raccolta delle sequenze genetiche del virus SarsCoV2 in circolazione, lanciato da giorni da ricercatori di tutto il mondo. Altrettanto necessario un piano unico di azioni coordinate e sincronizzate: solo così, si legge nella rivista, si può sperare di ritardare e prevenire l'ulteriore diffusione delle varianti del coronavirus, specialmente quella inglese.
Grazie alle acque reflue si scoprono le varianti
Sequenziare il genoma del virus Sars-Cov-2 nelle acque reflue può essere utile per rilevare nuove varianti virali prima che vengano rilevate dal sequenziamento clinico sul territorio. A dirlo è uno studio condotto dall'Università della California, che è stato pubblicato sulla rivista scientifica mBio.
I ricercatori hanno sequenziato l'Rna direttamente dalle acque reflue raccolte dai distretti municipali nell'area della baia di San Francisco per generare genomi Sars-Cov-2 completi e quasi completi. Gli studiosi hanno scoperto che i principali genotipi del virus rilevati nelle acque reflue erano identici ai genomi individuati nell'attività clinica.
11 Commenti
Freddy
24/01/2021 10:29
Allora chiudiamoci per sempre a casa, così non ne parliamo più! Il cervello, in molti di noi sta andando!! Non ne possiamo più!!! In molti di noi la depressione sta prendendo il sopravvento!! Non me la prendo con nessuno, ma questo è un dato oggettivo.
Chicco
24/01/2021 10:33
Bisogna avere fiducia nel Governo, se ancora serve il lockdown va prolungato per il nostro bene, su questo non c'è dubbio...come ha scritto qualcuno non c'è salute senza economia e la salute vien prima di tutto.
Mirko
24/01/2021 11:06
Chiudersi in una vita segregata di certo no Sig. Freddy, ma accettare la zona rossa li dove viene imposta per il nostro bene è un obbligo del cittadino. Poi, con le giuste precauzioni come distanziamenti, mascherine e quant'altro si può andare avanti lo stesso. Il periodo è difficile non c'è dubbio, ma uniti ce la faremo.
roberto
24/01/2021 11:27
e quindi che intendi dire freghiamocene e chi campa campa?!!
MARCO46
24/01/2021 14:05
Ho 75anni, esco x passeggiare e fare la spesa.Fuori sto alla larga da gruppi di persone.Nel c.commerciale , utilizzo la ffp2 - disinfetto mani spessissimo.Disinfetto i carrelli.Sto alla larga dagli ASSEMBRAMENTi nel supermercato e vado veloce a far la spesa.A casa utilizzo i raggi ultravioletti X scarpe e abbigliamento e lavo le mani con il sapone............SONO ESAGERATO X ALCUNI, MA esco spesso !
Niko
24/01/2021 10:43
Purtroppo stiamo vivendo un'era difficile, che passera alla storia per secoli. Fin quando non saremo tutti vaccinati, con la creazione di un' immunità di gregge, l'unica arma per contrastare il virus è il lockdown a tempo, il distanziamento, le precauzioni e il buonsenso. La salute va tutelata, quella nostra e quella degli altri.
Giuseppe Ciolino
24/01/2021 11:55
La peste nera medievale durò sette anni e se ne andò senza vaccino. Qua siamo ai tentativi peraltro difficili di poter domare una bestia feroce. Vi è piaciuta la globalizzazione ? Allora bisogna fare i conti con le pandemie anche per il futuro.
Aldo
24/01/2021 11:11
Vedo gli studi televisivi pieni di gente, conduttori, ospiti; vedo le partite di calcio continuamente giocate; vedo parlamentari ammucchiati alla camera e al senato; vedo la Lombardia arancione con rapporto positivi/ tamponi al 4,8%, la Puglia arancione col 10% la Campania gialla col 7% (noi siamo al 4,9%). Ma quindi solo noi comuni mortali abbiamo come unica arma lo stare murati vivi in casa, facendo fallire le attività?????
MARCO46
24/01/2021 14:08
RISPETTA LE REGOLE (MANI DISINFETTATE SPESSO, DISTANZIAMENTO E MASCHERINA FFP2 "MESSA BENE!") E PUOI USCIRE SPESSO.
Aldo
24/01/2021 17:59
Marco46, la ringrazio comunque per il suggerimento, che già adotto. Ma il mio problema non è uscire spesso, bensì poter lavorare tutti i giorni.
Freddy
24/01/2021 11:58
Spero che il sig Roberto non si riferisse al mio commento, se il messaggio che le è arrivato è questo, ha frainteso, io rispetto tutte le regole, ho 2 figli che vanno a scuola, 18 e 11 anni, e mi creda, i ragazzi, ma anche noi, stiamo soffrendo maledettamente, questo, ripeto, è un dato oggettivo che sto vivendo in prima persona
Massimilianodi SaintJust
24/01/2021 15:33
Vuol dire che invece di 2 come adesso metterò la 3a mascherina, una per ogni variante! Da giovani giocavamo con i pipistrelli (surci cull'ali), analizzavamo le membrane/ali, non ci hanno mai infettato. Perchè metto le mascherine? perchè non penso sia un virus di questi mammiferi, forse creato o forse importato dallo spazio con le loro sonde , chissà ma molti lo pensano. Non possiamo che sperare nella scienza dei vaccini o nelle nostre autodifese, come per quelli che scamparono alla spagnola, .
Nostradamus
24/01/2021 16:44
In questo momento il migliore auspico è quello di estendere il vaccino prima possibile a più persone per evitare che la confusione di più varianti possa indebolire o annullare l'efficacia del vaccino; purtroppo deve essere una corsa contro il tempo e stringendo i denti resistere e aspettare limitando ma non evitando di uscire.
telonius
24/01/2021 18:14
Spesso sono gli stesdi vaccini a produrre varianti: il virus per sopravvivere si adatta alla nuova situazione... bisogna fare molta attenzione con vaccini che non sono stati testati sufficientemente. Forse tra un anno sapremo veramente se questi vaccini sono efficaci e se, vaccinandosi, non si è più contagiosi. Ad oggi non lo sappiamo...
telonius
24/01/2021 18:20
Tratto da un articolo scientifico: " E non bisogna neppure sottovalutare il fatto che i vaccini stessi possono accelerare i tassi di mutazione virale. Alcuni studi mostrano, in particolare, che proprio i vaccini che non prevengono la trasmissione di un virus possono promuovere l'emergere di ceppi patogeni più virulenti nei soggetti non vaccinati."
Antonello
24/01/2021 19:54
L'Australia ha ridotto drasticamente i contagi blindando i confini innanzitutto,noi possiamo anche stare in zona rissa vita natural durante ma se arrivano contagiati da fuori non ne usciremo mai
Un nonno
24/01/2021 21:49
Se avete dei nonni a casa , o nel condominio , o nel quartiere , chiedete come sono sopravvissuti durante l'ultima guerra , ai bombardamenti , alla fame , alle paure . La verità è che oggi siamo deboli , e che entriamo in crisi per qualsiasi contrarietà che incontriamo , oggi se fossimo maturi e consapevoli di cosa può succedere , saremmo più guardigni , più prudenti . Guardate che , i nonni si sono laureati , studiando al lume di una candela , e mangiando pane duro . Non avevano chi gli portava succulenti cene o pizze a domicilio . Traete le vostre conclusioni , e tacete .
Giuseppe
24/01/2021 23:01
signor ciolino, la globalizzazione non c'entra nulla. in passato c'erano molte più malattie senza globalizzazione. l'influenza spagnola fece centinaia di milioni di morti 100 anni fa quando nessuno viaggiava e la gente camminava in carrozza o a piedi.
Giuseppe
24/01/2021 23:03
signora antonello, la sua mitizzata australia spesso infesta il mondo con l'influenza australiana. a parte questo, chiudere le frontiere non risolve il problema, a maggior ragione in Italia che sin da inizio pandemia è uno dei paesi al mondo con più casi. tra varianti e ceppi autoctoni il problema è dentro le nazioni.
Giuseppe
24/01/2021 23:04
molti sostengono che la variante sudafricana non è altro che la variante inglese portata in sudafrica da uno dei tanti inglesi lì residenti.