La Regione apre ai privati della sanità. L’assessorato guidato da Giovanna Volo sta valutando l’offerta arrivata dall’Aiop per collaborare allo smaltimento delle liste d’attesa. Anche se il ruolo che verrà assegnato alle case di cura e agli specialisti convenzionati dovrà essere a costo zero per le casse di Palazzo d’Orleans e parallelo ad altre misure.
In ogni caso, si è aperto un dibattito sulle misure che il governo Schifani sta pianificando per abbattere le liste d’attesa. In Sicilia sono pendenti circa 87 mila richieste di ricovero (per interventi chirurgici o terapie ospedaliere) ed esami diagnostici. In alcuni casi l’attesa va avanti dal 2020. La giunta ha imposto ai nuovi manager di Asp e ospedali di riportare il sistema alla normalità entro un anno. E ieri, dalle colonne del Giornale di Sicilia, la presidente dell’Aiop Barbara Cittadini ha offerto la collaborazione delle 46 case di cura private che mettono insieme circa 4 mila posti letto. «Abbiamo grandi potenzialità, spesso inespresse per anacronistici tetti di spesa. Siamo pronti a collaborare» ha detto in estrema sintesi la Cittadini.
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