Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Tajani: «L’attentato di Mosca era nell'aria, ma no a strumentalizzazioni»

Il ministro degli esteri: «Ma Putin non lo sfrutti per una escalation di tensione. Dei rischi concreti avevamo avvertito i nostri connazionali sul sito della Farnesina»

epa11238298 Russian policemen guard near the burned Crocus City Hall concert venue following a terrorist attack in Krasnogorsk, outside Moscow, Russia, 23 March 2024. On 22 March evening, a group of up to five gunmen attacked the Crocus City Hall in the Moscow region, Russian emergency services said. 93 people were killed and more than 100 others were hospitalized, the Investigative Committee confirmed. The head of the Russian FSB, Alexander Bortnikov, reported to Russian President Vladimir Putin on 23 March on the arrest of 11 people, including all four terrorists directly involved in the terrorist attack. EPA/MAXIM SHIPENKOV

L’attentato di Mosca «era nell’aria: avevamo avvertito i nostri connazionali sul sito della Farnesina di non recarsi in Russia e comunque, se sul posto, di non partecipare a eventi già l’8 marzo».
Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani. «Nessun italiano, dalle nostre informazioni, risulta coinvolto nell’attentato» aggiunge.

«Adesso - prosegue il ministro - speriamo che Putin non strumentalizzi un drammatico episodio di terrorismo per alzare la tensione. In Caucaso c’è una minoranza islamica molto irrequieta al confine dell’Afghanistan. Come non è un mistero che ci sia il progetto di realizzare anche attraverso il ramo afghano dell’Isis uno stato islamico nella regione caucasica e dell’Asia centrale. Ad ora, tutto fa pensare che gli autori possano essere loro. Il terrorismo riguarda tutti - dice ancora Tajani - E siamo tutti disposti a collaborare per contrastarlo. Non solo perché si deve fare in modo che non si innalzi ulteriormente la tensione sul fronte orientale russo, ma perché la minaccia può diventare globale. Certamente non possiamo abbassare la guardia neanche noi. La tensione in Medio Oriente, in Mar Rosso, la guerra in Ucraina, hanno portato a un innalzamento dei controlli su tutti gli obiettivi sensibili nel nostro Paese».

Su Salvini che dà del «guerrafondaio» a Macron e attacca Von der Leyen: «Per quanto ci riguarda, siamo europeisti, lavoriamo per la stabilità, vogliamo più Europa e non vogliamo danneggiarla. Il posizionamento dei nostri partiti nell’Unione però non fa parte del programma di governo e non tocca la coalizione o la stabilità dell’esecutivo, che sulle crisi internazionali ha una linea unica».

«Anche dopo il terribile attentato terroristico a Mosca bisogna essere sempre calmi prudenti» e lavorare a «evitare una escalation» e «quindi dopo ogni accertamento credo si debbano fare considerazioni che comunque devono spingere tutte le parti alla prudenza». Così il ministro Tajani replicando a margine di una manifestazione a Potenza a chi gli chiedeva in particolare della denuncia della Polonia di violazione dello spazio aereo da parte di jet russi. «Dobbiamo invitare la Russia a non strumentalizzare l’attentato», ha chiesto il ministro.

Tag:

Caricamento commenti

Commenta la notizia