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Schifani boccia il terzo mandato per i sindaci e sull'autonomia differenziata è pronto a trattare

Renato Schifani

«Ho scritto giorni fa al presidente dell’Assemblea regionale siciliana, rassegnando la contrarietà del Governo per forti, forti dubbi di incostituzionalità. Sarebbe una sicura impugnativa da parte del Governo dinanzi alla Corte costituzionale, vi sono dei precedenti». Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, parlando della norma che prevede un terzo mandato per i sindaci nei Comuni con meno di 15 mila abitanti. «È doveroso da parte del governo evitare che si possa legiferare non correttamente - ha aggiunto - per scongiurare che sindaci eletti con questa norma, una volta dichiarata incostituzionale, possano vedere in pericolo la legittimità dei propri atti in danno anche dell’interesse dei cittadini».

Schifani, che vorrebbe anticipare al 14 e 15 maggio il voto nei 129 Comuni siciliani, precedentemente fissato per il 28 e 29 maggio, per collocarlo nel filone nazionale ha parlato della grana Catania. «In questo momento - ha detto - , come sempre accade in questi casi, sono usciti vari nomi su cui non mi permetto di fare valutazioni. Quello che mi sta a cuore, invece, è individuare una candidatura inclusiva, e non divisiva, che consenta al centrodestra di andare unito sin dal primo turno e di vincere con ampio margine e con sicurezza».

Il presidente ha parlato anche della riforma dell’Autonomia differenziata: «Apriremo una trattativa nel rispetto dei ruoli, ma siamo certi di trovare nel ministro Calderoli e nel premier Meloni una valida interlocuzione. Noi siamo coloro i quali fanno le barricate, a volte certe riforme stimolano dei processi di miglioramento endogeno e se è così ben vengano. Non c’è alcun pericolo di creare un ulteriore divario tra Nord e Sud. quando il Parlamento vigila sono sereno». «Il testo sull’autonomia è stato notevolmente migliorato rispetto alla prima bozza - ha aggiunto -, si è abbandonato il riferimento alla spesa storica, si è dato più spazio al Parlamento e alle commissioni per pronunziarsi sui livelli essenziali di prestazioni - aggiunge Schifani - Al ministro Calderoli, con cui ci siamo incontrati, ho anticipato che porremo due questioni: il rispetto della insularità, inserita nel nuovo testo dell’articolo 119 della Costituzione, e la rivitalizzazione degli articoli 36 e 37 dello Statuto».

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