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La Meloni rimette in campo Musumeci: «Puntiamo al suo bis»

Giorgia Meloni rimette ufficialmente in campo Nello Musumeci. La leader di Fratelli d’Italia ha incontrato ieri sera a Roma il presidente della Regione confermando che il partito punterà ancora su di lui come candidato al bis.

Dunque va definitivamente in soffitta il «passo di lato» che lo stesso Musumeci aveva annunciato in conferenza stampa appena due settimane fa.

E dietro questa mossa si celano una serie di tatticismi svelati proprio dal comunicato che ha dato annuncio dell’incontro fra Musumeci e Meloni. In primis Musumeci ha messo sul tavolo la notizia: «Ringrazio Giorgia per il sostegno alla mia ricandidatura». Si riparte quindi da lui. E gli annunci delle settimane scorse vanno letti così: «Ho confermato a Giorgia – ha rivelato Musumeci - la mia volontà di condurre in autunno il centrodestra che governa in Sicilia alla vittoria. Ho altresì riaffermato la mia disponibilità, se dovessi risultare realmente divisivo, a fare un passo di lato a favore di un candidato piú aggregante e vincente dell'area di centrodestra. Purché la coalizione decida senza ulteriori ritardi cosa intende fare, nel rispetto degli interessi della Sicilia e dei siciliani». È il passaggio con cui il presidente rivela che al quartier generale di Fratelli d’Italia è forte la sensazione che l’asse composto da Forza Italia, Lega e centristi non sia riuscità e non riuscirà a trovare un altro candidato.

E di fronte a questa certezza Musumeci fissa anche qualche paletto: «Non intendo prestarmi alla tattica del rinvio e del logoramento, a prescindere da quali siano le intenzioni, che finisce per avere come unico risultato quello di favorire la consegna della vittoria nell'Isola agli avversari. Sarebbe un suicidio politico del quale non voglio essere corresponsabile».

Infine, anche Musumeci, come già aveva fatto Ignazio La Russa nei giorni scorsi, prova a togliere potere decisionale a Gianfranco Micciché che nell’Isola sta tentanto di aggregare il fronte ostile al bis del presidente. E la manovra con cui Musumeci prova a ostacolare Micciché è quella di assegnare il potere decisionale ai leader nazionali: «Nel lasciare la parola al vertice nazionale di centrodestra, che mi auguro vicinissimo, ritengo corretto che siano per me decisivi i prossimi giorni».

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