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Le discariche ormai quasi sature, rifiuti all'estero e stangata Tari

La discarica di Bellolampo

Nelle discariche siciliane c’è ancora un po’ di spazio perché il sistema di raccolta regga (alle attuali già precarie condizioni) solo fino a novembre. E così è partita la macchina organizzativa della Regione per spedire fuori dalla Sicilia già dall’autunno almeno 15 mila tonnellate di immondizia ogni due settimane. A un costo enorme che porterà con sé aumenti della Tari a carico dei cittadini. Lo scrive Giacinto Pipitone sul Giornale di Sicilia in edicola oggi.

Da qualche giorno, sotto traccia, la questione rifiuti è diventata centrale a Palazzo d’Orleans. Come non lo era da mesi. Nello Musumeci ieri ha lavorato tutto il giorno a una nuova ordinanza che è stata poi rinviata ma di cui si conoscono già i contenuti. Indicherà chiaramente che non c’è più alcuna alternativa alla spedizione fuori dalla Sicilia dei rifiuti, almeno della parte indifferenziata che non trova più spazio nelle poche discariche ancora attive. C’è ancora margine a Siculiana, Gela, Trapani e qualcosa anche a Bellolampo, nulla di più.

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