A Sala d’Ercole la maratona che dovrebbe portare al varo della Finanziaria entro domani notte è iniziata con un Ko e la decisione di rinviare a momenti migliori tutte le norme di maggior peso politico ed economico. Lo scrive Giacinto Pipitone sul Giornale di Sicilia in edicola oggi.
Il governo Musumeci è andato sotto, col voto segreto, su una norma, cara all’assessore all’Economia Gaetano Armao, che avrebbe permesso di nominare «soggetti incaricati dalla Ragioneria generale» per effettuare i controlli in enti, partecipate e sigle varie della galassia regionale. Il Ko è maturato quando è stato messo al voto (segreto) un emendamento del capogruppo del Pd, Giuseppe Lupo: approvato con 25 voti contro i 21 dei deputati che hanno provato a difendere la norma. «Avrebbe riaperto le porte alle nomine che avevamo stoppato con tanto di legge a metà marzo - ha ribattuto Nuccio Di Paola, capogruppo dei grillini -. Abbiamo stoppato una norma dal sapore elettorale». Evidente però il peso dei franchi tiratori. A quel punto Armao ha scelto di rinviare il voto su alcune delle misure principali della manovra.
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