
Il sindaco di Carini, Giovì Monteleone torna a fare sentire la voce a tutela degli interessi della comunità Carinese e in particolare nel settore della sanità. "Abbiamo bisogno di un Ospedale di Comunità, che può benissimo essere ospitato li dov’è sempre stato. Per più di un motivo - spiega il primo cittadino - , perché gli Ospedali di Comunità sarebbero previsti in strutture edilizie da realizzare e collaudare entro il 2026; perché nel nostro caso non abbiamo bisogno di ulteriore consumo di suolo, perché la Struttura esistente ancora denominata “Ospedale Santo Spirito” nel centro storico a Carini è nata come struttura ospedaliera e basta solo rifunzionalizzarla; perché l’Ospedale andrebbe ad integrare la politica di rivitalizzazione del centro storico che abbiamo già intrapreso, con il trasferimento del liceo Mursia; perché solo un Ospedale vero può soddisfare le esigenze di assistenza sanitaria del comprensorio Carinese".
"Dopo gli interventi a mezzo stampa - aggiunge Monteleone - ho avuto un incontro con il Comitato Esecutivo dei Sindaci cui fanno riferimento i Distretti Sanitari, al quale ha partecipato la dottoressa Cettina Noto, referente per l’Asp 6 dei progetti per la Sanità inclusi nel Pnrr e che nel caso di Carini dovrebbe prevedere il potenziamento della Sanità sul territorio, con la creazione di una Casa di Comunità a Carini, Capaci e paesi limitrofi. Ho avuto modo di rappresentare che, seppur positiva, l’integrazione dei servizi del Poliambulatorio di Carini ai Ponticelli non è sufficiente a soddisfare le esigenze sanitarie di una comunità di un Distretto Sanitario, che comprende 6 paesi per un totale di circa 80.000 abitanti residenti che in estate raddoppia. La novità positiva è che Noto ha manifestato attenzione per la nostra proposta e la prossima settimana dovrebbe tornare con i responsabili dell’Assessorato alla Salute per un sopralluogo nella struttura vicino via San Lorenzo, mentre noi sindaci andremo all’Ars a perorare la nostra causa ovvero quella di tornare ad avere l’Ospedale a Carini. Tra l’altro, gli interventi del PNRR sulla sanità prevedono gli Ospedali per le Comunità di Distretto al di sopra di 50.000 abitanti, come Carini".
"L’Ospedale di Comunità è una struttura cosiddetta di “Medicina di transizione” per interventi di bassa e media intensità - aggiunge il primo cittadino - e nel caso di Carini serve per non intasare i vicini presidi ospedalieri di Partinico e Cervello quando torneranno alla loro normale attività. Infine, c’è da ricordare che Carini vanta un credito nei confronti della Politica Regionale e Nazionale. Non si è mai realizzata la famosa RSA, Residenza Sanitaria Assistita, promessa all’indomani della dismissione del nostro storico Ospedale. È di tutta evidenza che per tutti questi motivi il confronto aperto sull’Ospedale di Comunità a Carini sarà oggetto di dibattito, sia a livello della politica regionale che nazionale".
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