A due giorni dall'investitura di Giorgia Meloni, il presidente della Regione Nello Musumeci ufficializza con un post su Facebook quello che definisce “Patto di collaborazione” con Fratelli d'Italia.
E al tempo stesso definisce quelli che sono i temi su cui verterà questo matrimonio: "Il Mezzogiorno e il Mediterraneo" che il governatore definisce tra le sfide più difficili e, allo stesso tempo, esaltanti del nostro tempo.
"Il Mezzogiorno, dove si è dimostrato, a partire dalla Sicilia, che si possono vincere gli stereotipi della politica sempre uguale a se stessa e incapace di rompere con il passato.
Il Mediterraneo, cuore della nostra civiltà e frontiera di una Europa silente e attonita di fronte alle grandi crisi che investono il Continente africano. Questi due elementi sono il cuore del “Patto di collaborazione” che legherà Diventerà Bellissima a FdI, per fare crescere a Roma il dibattito su un Sud che non vuole essere estrema frontiera di una Europa nella quale i popoli vengono dopo le lobbies. Una occasione per dimostrare che dai territori si può ricostruire il centrodestra, puntando a riallacciare il tessuto connettivo tra la politica e la società, in nome del buon governo, che non esclude ma include, che non allontana ma avvicina, che non urla ma amministra".
Nella fase più delicata per il centrodestra in Sicilia, già con i nervi tesi da tempo e con una coalizione in frantumi dopo il voto sul Quirinale, due giorni fa Giorgia Meloni ha ufficialmente lanciato la ricandidatura di Nello Musumeci.
Fratelli d'Italia "ha ribadito l'assoluto apprezzamento dell'operato del governatore Musumeci" e "considera naturale la sua ricandidatura alla presidenza della Regione", si è letto nella una nota diramata da FdI dopo l''incontro a Roma del governatore della Sicilia e dei i vertici del partito mentre era in corso l'elezione del Presidente della Repubblica.
Un'investitura che però è stata accolta con molta freddezza soprattutto tra i moderati tanto più che ad aleggiare sulle attuali coalizioni c'è l'ipotesi di nascita di un Grande Centro che, almeno a parole, sta riscuotendo consensi. E anche in Sicilia c'è un fermento di idee e progetti che si muovono in questa direzione.
Stretta conseguenza del patto tra Musumeci e Meloni è l'approccio che il governatore adesso avrà con gli alleati. Qualche segnale distensivo, in realtà il governatore lo ha già dato alla sua attuale e precaria maggioranza, con le nomine fatte qualche giorno fa in alcune società pubbliche ma anche "congelando" l'azzeramento della giunta. Nuovi scenari sono all'orizzonte con i primi nodi da sciogliere, ovvero le candidature alle amministrative, a partire da Palermo che andrà al voto in primavera.
Nel suo post intanto Musumeci ringrazia "Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia per le parole pronunciate a sostegno del buongoverno di questi anni, che è stato improntato ai principi sani della coerenza comportamentale, della legalità sostanziale e della ricerca continua del bene comune. Anni difficili, nel mezzo di una crisi sanitaria ed economica, per una Regione del Mezzogiorno, con un tasso di povertà e disoccupazione tra i più alti d’Europa. Nonostante questo siamo stati capaci di spendere risorse, di promuovere azioni a sostegno delle imprese e di guardare ai più giovani e alla loro formazione".
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