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Bilanci in rosso, sindaci stremati: «Subito i fondi o ci dimettiamo»

I segnali che attendevano dall’esecutivo nazionale non sono arrivati, almeno per il momento, e se Roma non prenderà alcuna posizione in merito, o peggio ancora non darà «risposte adeguate alla crisi drammatica in atto», allora scatterà la soluzione estrema, «le dimissioni di massa». Parola dei 250 sindaci siciliani alle prese con Bilanci che non possono approvare, mentre il resto dei 391 comuni dell’Isola ha già dichiarato il dissesto o è sotto piano di riequilibrio finanziario. Parola dell’associazione che li rappresenta, l’Anci, che per voce del segretario regionale, Mario Emanuele Alvano, dall’assemblea annuale in corso a Parma assicura che «non si tratta di una provocazione, ma di un’ipotesi concretissima, per quanto clamorosa: l’ultima spiaggia che resta ai nostri primi cittadini, perché così non è possibile amministrare. E le dimissioni potrebbero riguardare tutti, pure i sindaci che in questo momento non devono affrontare gravi criticità finanziare. Vedremo. Decideremo insieme, collegati in videoconferenza, il prossimo sabato, 13 novembre. Oltre quella data non si può andare, anche perché a fine mese scade il termine per le variazioni di Bilancio».

Sul Giornale di Sicilia oggi in edicola un servizio di Andrea D'Orazio

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