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Coronavirus, in Sicilia altre 4 zone rosse da giovedì. Musumeci: "Presto ce ne saranno altre"

Altre quattro zone rosse in Sicilia. Dopo l'annuncio del presidente della Regione durante i lavori all'Ars, arriva la conferma.

I comuni che diventano zona rossa sono Ribera, Serradifalco, Trabia e Santa Maria di Licodia.  L'ordinanza entrerà in vigore giovedì 25 marzo e sarà valida fino al 6 aprile compreso. Il provvedimento, che prevede anche la chiusura delle scuole, è stato richiesto dai sindaci delle quattro città e si è reso necessario a causa di un repentino aumento dei contagi registrati negli ultimi giorni, certificato dalle rispettive Asp, dice la Regione siciliana.

E probabilmente ci saranno altre ordinanze nelle prossime ore o nei prossimi giorni visto che lo stesso Musumeci ha sottolineato che "il provvedimento sarà poi adottato anche per altri comuni".

Ai quattro comuni si aggiungono anche a Caltanissetta, Palma di Montechiaro, in provincia di Agrigento, Caltavuturo, in provincia di Palermo, e Scicli, in provincia di Ragusa, che sono stati dichiarati zona rossa fino al 30 marzo. Fino al 27 marzo sono zona rossa anche i comuni di Altavilla Milicia e San Mauro Castelverde, nel Palermitano; Montedoro, in provincia di Caltanissetta; Portopaolo di Capo Passero, nel Siracusano; Raffadali in provincia Agrigento

In Sicilia, i contagi sono in lieve crescita: il bollettino di oggi registra 751 nuovi positivi nelle ultime 24 ore (666 ieri). Nelle ultime 24 ore sono stati processati 24.979 tamponi e il tasso di positività, rispetto a ieri, è sceso al 3%. Crescono anche i ricoveri, ben 31 in un solo giorno e ci sono da registrare altri 20 decessi.

La distribuzione nelle province vede Palermo con 280 casi, Catania 186, Messina 48, Siracusa 47, Trapani 43, Ragusa 14, Caltanissetta 30, Agrigento 57, Enna 46.

Musumeci ha inoltre fatto sapere che il governo regionale intende stanziare 200 milioni di euro per le imprese siciliane. «Le zone rosse rosse - ha detto nel corso della discussione dell’articolo 39 della legge di stabilità a Sala d’Ercole - colpiscono sia il tessuto imprenditoriale sia le famiglie indigenti e sul sostegno alle imprese c'è l’impegno da parte del governo. Il giorno dopo il voto d’aula sulla finanziaria utilizzeremo tutte le risorse programmabili affinchè si possa intervenire con 200 milioni di euro andando incontro alle categorie e ai comparti di quest’ultime».

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