Entra in vigore oggi, 6 marzo, il nuovo Dpcm del governo Draghi. Ecco quali sono le regole, tra divieti e obblighi, che gli italiani dovranno seguire per un mese, Pasqua inlcusa. Il provvedimento infatti è valido sino al 6 aprile.
Ci sono misure uguali per tutta Italia e altre che invece cambiano in base alla fascia di rischio.
Nuove fasce di colore delle Regioni, quali sono?
Sono quattro: fascia bianca, gialla, arancione e rossa. C'è poi l'arancione scuro, ma viene decisa a livello locale dalle ordinanze di sindaci e presidenti di Regione. In arancione scuro vengono sostanzialmente chiuse le scuole e in alcuni territori è stato anche imposto il divieto di andare nelle seconde case. La Sicilia è in zona gialla.
Il coprifuoco resta?
Sì, il coprifuoco viene mantenuto in tutta Italia a partire dalle 22 e fino alle 5 della mattina successiva. Dalle 5 in poi in zona gialla è consentito uscire liberamente rimanendo nella propria Regione. In zona arancione si può uscire rimanendo nel proprio Comune mentre in zona rossa si può uscire solo per motivi di lavoro, salute e urgenza. Si può uscire anche per andare nei negozi che sono aperti.
Mascherine e distanziamento sociale?
Mascherine e distanziamento sociale restano obbligatori sempre e comunque, indipendentemente dalla fascia. Secondo il provvedimento infatti «è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie, nonché obbligo di indossarli nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi».
Le visite a parenti e amici sono consentite?
Questa è una delle misure che dipende dalla fascia di colore. Nei territori in zona gialla e arancione resta la possibilità di fare visita a parenti e amici «in due adulti e minori di 14 una sola volta al giorno dalle 5 alle 22». Dunque, in Sicilia si può. È vietato, al contrario, in zona rossa.
Quali regole seguire quando si va da amici e parenti?
In zona arancione e gialla è quindi possibile vedere amici e parenti, ma - recita ancora il Dpcm - è necessario seguire soprattutto due regole: mascherine, distanza e meglio se all'aperto, non in casa. È «fortemente raccomandato - si legge - l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie anche all’interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi». Nelle abitazioni private, «è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza».
I negozi sono aperti?
In zona gialla e in zona arancione tutti i negozi sono aperti e i centri commerciali sono aperti dal lunedì al venerdì. Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali ed altre strutture ad essi assimilabili, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, lavanderie e tintorie, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie. In zona rossa sono aperti i negozi tranne abbigliamento, calzature, gioiellerie. Sono chiusi, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici.
Bar e ristoranti?
In zona gialla si può andare al bar e al ristorante fino alle 18. Si può prendere cibo da asporto fino alle 18 dai bar e fino alle 22 dai ristoranti. Viene sempre consentita la consegna a domicilio. In zona arancione e rossa i ristoranti e i bar sono chiusi, ok al cibo da asporto fino alle 18 dai bar e fino alle 22 dai ristoranti. Si può sempre richiedere la consegna a domicilio. In tutte le zone si possono prendere bevande da asporto da enoteche e vinerie fino alle 22.
WEEKEND
Ma l'andamento in crescita dei contagi e la minaccia che arriva dalle varianti sta inducendo il governo a una riflessione. Sul tavolo dei ministri della Salute Roberto Speranza e degli Affari Regionali Mari Sstella Gelmini c'è infatti il report degli scienziati che temono una prevalenza delle varianti pari al 70 per cento già la prossima settimana.
L'ipotesi che nei weekend venga istituita una sorta di lockdown non è dunque del tutto accantonata. Si pensa di anticipare l’orario del coprifuoco, che al momento scatta alle 22, e di imporre una chiusura delle attività commerciali e una limitazione degli spostamenti il sabato e la domenica.
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