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Renzi attacca Conte: "Serve un governo più forte, lei non si è dimesso"

Matteo Renzi è diretto durante il suo intervento in Senato. Guarda in faccia Conte e non lesina le critiche. "Noi pensiamo che il suo governo non sia il più bello e il migliore del mondo" e "lei ha cambiato tre maggioranze per rimanere dove è".

Al contrario di Conte, che non lo ha mai nominato in Parlamento, il leader di IV guarda in faccia il premier e "in modo liberatorio e tranquillo", prende la parola al Senato e affonda: "Lei ha avuto paura di salire al Quirinale, perchè ha scelto un arrocco che farà comodo a lei ma certo non alle istituzioni".

Invece "ora o mai più" bisognava scegliere, "fare un passo in avanti" invece di "preoccuparsi di piazzare qualcuno al posto giusto o garantire qualche poltrona", non risparmia colpi Renzi, di certo anche parlando al Pd. Senza però nulla dire su quello che farà Iv di qui a breve - come aveva fatto stamattina l'ex ministra Bellanova annunciando l'astensione - Renzi gela Conte: "Non avrete 161 voti, ma vi auguro di avere una maggioranza. Che sia raccogliticcia è sicuro, perchè dovete fare presto".

L'attesa è ora tutta per la strada che sceglierà di prendere Conte, che nel suo intervento di stamattina per primo aveva ammesso: "I numeri oggi sono ancora più importanti ma quello che conta è la qualità del progetto". Proprio quanto ai numeri, sul quadernetto di Maurizio Gasparri - un veterano delle conte in Parlamento - , il pallottoliere per Conte si ferma a quota 155 e Forza Italia sarà compatta. Perchè la voce che corre in Senato - mentre i lavori sono stati interrotti per la sanificazione dell'Aula prima dello show down del premier - è che potrebbero essere 2 e forse 4 gli azzurri che - come ieri Renata Polverini (su cui oggi si è abbattuto un pesante gossip oltre alle critiche politiche) - potrebbero invece diventare volenterosi-costruttori.

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