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Dpcm firmato da Conte, dopo il caos il governo chiarisce: "Chiusure? Decidono sindaci e prefetti"

Il premier Giuseppe Conte

Conte ha firmato il nuovo dpcm, ma è stata una mattina di caos sulla norma legata al "coprifuoco". A chi spetta prendere le decisioni? E dopo ore di dubbi arriva il chiarimento dal governo. Le chiusure di piazze o strade dalle 21 saranno decise dai sindaci con il supporto dei prefetti.

Lo spiega il sottosegretario all'Interno con delega agli Enti Locali, Achille Variati, che mette ordine su una norma che ha creato confusione dopo che il riferimento ai sindaci è stato rimosso dal testo del dpcm.

"Col nuovo dpcm lo Stato non abbandona i Comuni né li investe di responsabilità improprie: i primi cittadini, che sono autorità sanitarie locali, saranno ovviamente supportati in tutto dai Prefetti, negli appositi Comitati provinciali di ordine pubblico - chiarisce Variati -. Ed è proprio con i prefetti e nei Comitati provinciali che si potranno valutare casi particolarmente delicati in cui risultasse necessario, opportuno e possibile chiudere al pubblico strade o piazze".

Dopo le polemiche sul testo della bozza del dpcm che affidava ai sindaci l'onere di decidere le chiusure, nel testo definitivo è sparito il riferimento ai primi cittadini. Lo ha spiegato anche il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia: "La norma che chiamava espressamente in causa i sindaci è stata smussata ma in ogni città se c'è un luogo da chiudere lo decide il sindaco, i sindaci sanno che lo Stato è al loro fianco 24 ore su 24, dobbiamo tornare alla collaborazione massima".

Sulle procedure il Viminale tiene a precisare: "Laddove si rivelassero condizioni di urgenza, nell'arco di 24 ore si può far anche l'ordinanza di chiusura, ma è chiaro che non vanno tralasciati una serie di passaggi, non ultimo quello che, quando un provvedimento riguarda un'esercizio, va notificato", ha sottolineato Variati.
"Essendo una motivazione di natura sanitaria - ha aggiunto - il prefetto non ha una capacità di emettere l'ordinanza ma di attuazione di quest'ultima. Il sindaco fa l'ordinanza e lo strumento è il Comtato di ordine e sicurezza pubblica, che supporterà, motiverà e accompagnerà il sindaco sull'opportunità di emettere il provvedimento da lui firmato".

Per emettere ordinanze di chiusura come quelle previste nel Dpcm, chiarisce, "bisognerà sentire anche l'Asl, che potrà essere invitata dal prefetto al Comitato per l'ordine pubblico, per portare tecnicamente il pensiero della sanità locale. Sicuramente verranno valutate anche le relazioni delle forze dell'ordine stilate a seguito delle loro verifiche in quei luoghi dove eventualmente dovessero verificarsi assembramenti".

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