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Silvia Romano, bagarre alla Camera. Pagano (Lega): "È tornata una neo-terrorista"

Alessandro Pagano, Lega - Camera

Bagarre in Aula alla Camera dopo che il deputato della Lega Alessandro Pagano ha definito Silvia Romano «la neo-terrorista». Pagano è stato ripreso dalla vicepresidente della Camera Mara Carfagna, cosa che non ha impedito vivaci proteste di molti deputati.

Pagano, illustrando un ordine del giorno al decreto Covid, ha criticato il governo perché al funerale di un poliziotto morto per il coronavirus non era presente con nessun proprio rappresentante, mentre, ha aggiunto, «quando è tornata una neo-terrorista, perché questo è El Shabaab, sono andati ad accoglierla». Immediate le voci di protesta si sono levate dall’emiciclo.

La vicepresidente Carfagna ha a sua volta subito ripreso Pagano. Dopo che il deputato della Lega ha concluso l’intervento ha preso la parola Emanuele Fiano (Pd), che ha definito «inaccettabili» le parole di Pagano perché ha utilizzato l’Aula per «diffamare e calunniare una persona in termini di codice penale, una persona che è stata 18 mesi prigioniera dei terroristi». Carfagna ha a sua volta ribadito di aver già ripreso Pagano e che le sue parole sono «inaccettabili».

«Evidentemente - ha concluso - l’onorevole Pagano se ne assume la responsabilità». Protesta anche il deputato Pd Filippo Sensi che poi su twitter racconta le parole di Pagano e commenta: «Il vomito».

«È un’italiana! Non una neo-terrorista. L’onorevole Alessandro Pagano ha il dovere di chiedere scusa a Silvia Romano». Così Enrico Borghi, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera in un tweet di risposta all’intervento in Aula del deputato della Lega. «Sono solo dei vecchi razzisti e degli squallidi sessisti. Solidarietà a Silvia Romano», scrive su twitter Matteo Orfini, parlamentare del Partito Democratico. ANSA

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