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Coronavirus, quarantena negli alberghi in Sicilia: a chi sono destinati i posti, spazio anche nelle Opere Pie

A mezzanotte è scaduto l'avviso con cui  la Regione ha chiesto la disponibilità delle strutture alberghiere per ospitare i pazienti in isolamento che non hanno bisogno del ricovero in ospedale. "Almeno mille i posti previsti e decine le strutture alberghiere che hanno aderito", ha detto il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, ieri in diretta Fb da Palazzo Orleans.

CHI SARÀ OSPITATO NELLE STRUTTURE. Musumeci ha spiegato che nelle strutture saranno ospitati i pazienti senza necessità di ricovero, appena positivizzati o dimessi dall'ospedale in condizioni stabili ma ancora positivi; i pazienti in assenza di tampone ma per i quali è stata individuata la necessità clinica della quarantena e i cittadini che hanno obbligo di andare in quarantena ma non possono farlo a casa propria per il rischio di promiscuità con familiari e quindi di contagio.

LE REGOLE. "Alle strutture alberghiere abbiamo detto di mettere a disposizione delle ali di edificio, esclusivamente destinati all'isolamento - ha spiegato Musumeci - Nessun familiare o amici potrà accedere alla struttura, l'accesso è consentito solo a medici e personale che forniranno la colazione, il pranzo e la cena. Il nostro obiettivo è di avere almeno 100 posti letto per provincia, in quelle più grosse il numero sarà maggiore". L'onere sarà a carico delle casse pubbliche. "Il personale della Regione farà il sopralluogo - ha detto Musumeci -, poi ci sarà la sanificazione dei luoghi e delle camere per ospiti in quarantena. Tutto questo serve a tentare di spezzare la catena del contagio, se conteniamo abbiamo vinto la battaglia al 70%, il resto dipende da una serie di concause".

OPERE PIE. Intanto Musumeci annuncia nuovi spazi grazie alle Opere Pie siciliane che "sono pronte a mettere a disposizione le proprie strutture a favore dell'emergenza Covid 19". L'assessore alle Politiche sociali Antonio Scavone sta seguendo i contatti con i vari enti. "Abbiamo effettuato una ricognizione dei locali che possono essere messi a disposizione dalle Opere Pie - ha affermato Scavone - circa una ventina sparse su tutto il territorio regionale sono pronte a garantire le proprie strutture per la gestione dell'emergenza coronavirus sia dal punto di vista sanitario che sociale. Abbiamo stimato una potenziale ricettività di circa 800 posti".

L'attenzione dell'Unità di crisi regionale è rivolta anche alle persone senza fissa dimora, che diventano un potenziale pericolo per la loro salute e quella degli altri. "A Palermo l'Opera pia Palagonia - ha continuato l'assessore - riceve 22 persone senza fissa dimora che alloggeranno nei locali della ex casa di riposo di via Giuseppe Maggiore Amari. L'emergenza è certamente sanitaria ma anche sociale - prosegue Scavone - e il governo Musumeci è impegnato per venire incontro alle esigenze delle persone più fragili".

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