Il premier Giuseppe Conte ha firmato il Dpcm che dispone nuove misure restrittive per l'emergenza coronavirus. L'elenco delle attività che continueranno a rimanere aperte dopo la nuova stretta per contenere l'epidemia del coronavirus è di 80 voci. Le imprese avranno tre giorni in più per prepararsi e smaltire le merci già in consegna.
L'allegato al Dpcm precisa che continueranno a essere consentite anche attività legate alle famiglie, dalle colf e badanti conviventi ai portieri nei condomini. Resteranno in funzione l'intera filiera alimentare per bevande e cibo, quella dei dispositivi medico-sanitari e della farmaceutica e, tra i servizi, quelli dei call center. Consentita l'intera filiera della stampa, dalla carta al commercio all'ingrosso di libri, riviste e giornali fino ai servizi di informazione e comunicazione. La lista potrà essere aggiornata con decreto del Mise sentito il Mef.
PROFESSIONISTI. Le attività professionali non saranno sospese per le prossime due settimane. Nell'elenco compaiono, tra l'altro, le attività legali e contabili oltre a quelle finanziarie e assicurative, ma anche gli studi di architetti e ingegneri. Attiva anche l'intera filiera della stampa, dalla carta al commercio all'ingrosso di libri, riviste e giornali fino ai servizi di informazione e comunicazione.
FILIERE ESSENZIALI. Nell'ambito delle aziende restano attive tutte le filiere ritenute essenziali, e quindi legate al settore alimentare, a quello farmaceutico e biomedicale, compresa la fabbricazione forniture mediche e dentistiche. Inclusa anche la filiera del legno e, la fabbricazione delle bare.
Netta, invece, la riduzione delle attività della Pubblica amministrazione: restano di fatto aperte gli esercizi legati a sanità, difesa e istruzione, rigorosamente a distanza. In 'vita' anche i servizi dell'Inps, e l'assistenza sociale residenziale e non residenziale.
Sul fronte agroalimentare restano attive l'industria delle bevande, le industrie del cibo, la zootecnia. Anche l'industria tessile potrà continuare a operare escluso, però, l'abbigliamento. Le produzioni gomma, materie plastiche e prodotti chimici non saranno interrotte, così come le raffinerie petrolifere non saranno fermate. "Salve" anche le attività legate all'idraulica, all'installazione di impianti elettrici, di riscaldamento o di condizionatori, oltre alle diverse forniture, dall'energia elettrica all'acqua al gas.
Previste anche la manutenzione sia di pc e telefoni sia di elettrodomestici e, come attività legate ai servizi essenziali, restano attive anche le riparazioni della strumentistica utilizzata nella filiera alimentare, farmaceutica o dei trasporti (comprese le riparazioni di auto e moto). Questi ultimi, infatti, saranno assicurati anche da lunedì.
Il Dpcm lascia libero il trasporto terrestre, marittimo e aereo, oltre al trasporto merci. Attive anche la gestione fognaria e quella della raccolta dei rifiuti, oltre alle attività bancarie, postali, assicurative e finanziarie. Non sono intaccati nemmeno i servizi di vigilanza privata oltre alle attività di pulizia e disinfezione.
SPOSTAMENTI. Nel Dpcm, tra le altre cose si chiarisce che "è fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati dal comune in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute". Viene specificato dunque che non è più consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, contrariamente a quanto era stato indicato nel Dpcm dell'8 marzo.
La validità dei Dpcm e delle ordinanze finora emanate, si legge nel testo, viene uniformata al 3 aprile e hanno efficacia dal 23 marzo.
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