
"Prima di andarsene bisogna essere a posto con la coscienza e con la propria moralità". Sono le parole del deputato M5s Giorgio Trizzino, in un’intervista al Corriere della Sera, il giorno dopo delle dimissioni del ministro Fioramonti.
"Se Fioramonti non ha restituito i soldi, come promesso, il suo addio ha il sapore di una fuga", ha affermato, sottolineando che, per quanto riguarda i fondi mancanti per l’istruzione, "mi sembra una scusa".
"Non si può avere tutto quello che si vuole - prosegue Trizzino -. Anche a me sarebbe piaciuto avere altri tre miliardi e mezzo per la sanità".
E in mattinata è arrivata la replica, tramite Facebook, dell'ex ministro che definisce il sistema di rimborsi dei Cinquestelle "farraginoso e poco trasparente". "Non potevano mancare le solite polemiche sui rimborsi - scrive infatti - In tanti, nel Movimento, abbiamo contestato un sistema farraginoso e poco trasparente di rendicontazione. Dopo aver restituito puntualmente per un anno, come altri colleghi, ho continuato a versare nel conto del Bilancio dello Stato e le mie ultime restituzioni saranno donate sul conto del Tecnopolo Mediterraneo".
Intanto, Giuseppe Conte, dovrà sciogliere nel più breve tempo possibile il nodo sul sostituto al ministero dell'Istruzione e vuole farlo prima della riapertura del parlamento e soprattutto delle prossime elezioni in Emilia Romagna e in Calabria che nel governo, qualora vinca il Pd, potrebbero creare qualche grattacapo in più.
Conte, che non ha intenzione di prendere l'interim, nelle prossime ore dovrebbe sentire i capi delegazione dei partiti per sottoporre loro la rosa di successori che ha in mente. In pole, il presidente dell’Antimafia Nicola Morra e l’attuale sottosegretaria all’Istruzione Lucia Azzolina. Morra, docente ed esponente di spicco della vecchia guardia pentastellata, fu molto vicino a entrare nel governo Conte 2 già in estate. Azzolina avrebbe dalla sua il fatto di essere più trasversalmente gradita nell’universo del Movimento.
Persone:
2 Commenti
Ernesto
27/12/2019 09:09
Cinque stelle alla deriva, si stanno dimostrando diversamente di quello che predicavano in campagna elettorale. Il potere comincia a piacergli ed anche i soldi. La maggior parte di loro non restituisce parte dello stipendio come da direttive cel movimento. Hanno perso l'occasione per cambiare questo stato.
Rino
27/12/2019 10:27
In queste cose si perdono questi dei 5 stelle: invece di analizzare i loro errori e capire perché si arriva a dimettere, fanno i conti della serva ricordandoci che è tutta una questione di vile denaro. Per questi motivi si estingueranno questi dei 5stelle. P.S. Fioramonti un signore come pochi, non se lo meritano i bottegai.