Giornata di grande attesa oggi alla Regione che aspetta dal governo nazionale il via libera al decreto, cosiddetto Salva-Sicilia, che permetterà di spalmare in 10 anni il maxi disavanzo da 2 miliardi individuato dalla Corte dei Conti. A meno di sorprese, sembra che il pericolo di una manovra correttiva sia scampato. Intanto l'assessore all'Economia, Gaetano Armao, ha iniziato a riscrivere i documenti contabili. Come riporta Giacinto Pipitone sul Giornale di Sicilia, dopo l'apertura di Roma verso il cosiddetto "Salva Sicilia", pare non ci sia più l'obbligo di tagliare e si può perfino dare qualcosa per integrare il budget dei teatri, di parchi e riserve, ma anche di altre realtà, come vari enti regionali e gli aeroporti minori. Il decreto atteso oggi, però, non scongiura i tagli ai Comuni. Una questione che si conferma la prima emergenza da risolvere entro fine anno tanto che Armao stamani volerà a Roma per chiedere al ministero dell'Economia un secondo aiuto alla Regione. La notizia completa sul Giornale di Sicilia.