La riconferma degli 80 euro istituiti da Renzi è ormai certa. Ma c'è di più. Una delle ipotesi, nell'ambito del taglio del cuneo fiscale previsto dalla manovra, è aumentare l'importo e allargare la platea degli aventi diritto. In particolare, come ha spiegato il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri in un'intervista a diMartedì con Giovanni Floris, l'obiettivo è "estendere gli 80 euro alla fascia di redditi fino 35.000 euro completando gli 80 euro e facendoli diventare i 120 euro per tutti gli altri".
Fino a oggi il cosiddetto Bonus Renzi è di fatto un credito Irpef, di importo massimo di 960 euro annui, ossia 80 euro al mese. A chi spetta? Ai titolari di redditi da lavoro dipendente, ad alcune categorie di titolari di redditi assimilati. Ma in entrambi i casi i redditi non devono essere superiori a 26.600 euro o inferiori a 8.174 euro.
Per i redditi compresi tra 24.600 e 26.600 euro è invece previsto un bonus frutto di uno specifico calcolo. Importante segnalare al proprio datore di lavoro e all'Inps se durante l'anno i requisiti vengono meno. Quel che appare certo, dunque è che insieme al bonus, nel 2020 le regole rimarranno anche per il 2020.
Taglio del cuneo da una parte e stop all'aumento dell'Iva dall'altra come ha ribadito lo stesso ministro: "Senza questa manovra il 1° gennaio ci sarebbero stati 23 miliardi di aumento dell'Iva", soldi che "sono stati messi lì al governo precedente che ha rinviato una serie di problemi che noi siamo riusciti ad affrontare", ha detto Gualtieri. "Siamo riusciti a farlo senza tagliare la scuola, la sanità, e mettendo anche delle misure espansive molto importanti".
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