Pioggia di emendamenti sulla manovra da parte delle opposizioni. Ci sarebbero infatti già pronte duecento proposte in commissione Bilancio al Senato, mentre alla Camera iniziano le votazioni sul decreto fiscale.
Fonti Pd annunciano, per esempio che vorrebbero, proporre di aumentare le risorse per abbassare il cuneo fiscale per i lavoratori. Tra gli emendamenti anche una svolta "green" della plastic tax e delle tassa sulle auto aziendali. Nel primo caso si chiede di escludere i materiali riciclati, nel secondo invece si spinge per lo stop ai contratti in corso e sulle agevolazioni per le macchine non inquinanti.
Emendamenti si avvistano anche dal M5s e da Leu, anche se i più drastici sembrano provenire da Italia Viva. Secondo il partito di Renzi tutte le microtasse devono sparire, non solo quelle su plastica e auto ma anche la Sugar tax.
Vale invece per tutti i partiti la richiesta di ripristinare il fondo per gli affitti e più in generale di intervenire sull'edilizia popolare. I pentastellati pensano già a proposte sul tema casa, ma anche il sostegno al Mezzogiorno e alle piccole e medie imprese. Iv vuole invece cancellare quota 100: battaglia che però appare già persa perché anche la Lega vota no.
Molto ci sarà da discutere sul capitolo dedicato agli enti locali con la proposta di aumentare gli stipendi ai sindaci dei piccoli comuni. Leu preannuncia anche emendamenti per i pensionati e per una nona salvaguardia per gli esodati, per aumentare i fondi per il personale della sanità e norme per la decarbonizzazione e contro i sussidi ambientali dannosi.
Tra le ipotesi da parte dei Cinque stelle anche proposte ontro Autostrade e Primo Di Nicola ha annunciato che se la sua proposta per sussidi per scuole antisismiche verrà rigettata, non voterà la legge di bilancio.
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