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Conte al lavoro per la riforma dell'Irpef: "Verrà approvata nel 2020"

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È la riforma dell'Irpef il tema sul quale si sta concentrando il governo nazionale e il premier Conte assicura che verrà approvata nel 2020. "Non possiamo realizzarla quest'anno, abbiamo solo poche settimane", ha detto ad alcuni quotidiani, precisando che dovranno "pagare tutti ma pagare meno. Ridurremo il numero delle aliquote e abbasseremo la pressione fiscale".

Il premier puntualizza che l'obiettivo del governo è quello di "unificare al 20% le due aliquote del 27 e del 23, ma non voglio esagerare e sbilanciami".

"Sull'uso del contante - prosegue Conte a proposito della gestazione del decreto fiscale - c'è stata una forza politica che ha sollevato perplessità, io non ho fatto mistero che si potesse portare da duemila a mille il limite senza particolari scossoni sociali. Ma anche a duemila va benissimo. Ma questo non è un aspetto dirimente rispetto a quello che abbiamo fatto, ma dovevamo dare un segnale".

"Avrei voluto di più - ammette quindi - ma va bene così. Ma ripeto, non è questo il punto centrale del piano cashless' che orienta i cittadini verso l'uso della moneta elettronica e di meno contante".

"Il contante è un costo anche per le banche. Ci sono studi che stimano il costo a 10 miliardi l'anno perché dietro - continua - c'è un grande impiego di persone che custodiscono, trasportano, gestiscono il contante. Se noi ci orientiamo verso pagamenti digitali non favoriamo solo l'emersione, e comunque non stiamo rendendo più difficile l'uso del contante".

Conte poi, annuncia quindi "una task force palazzo Chigi-Mef per ridurre le tasse al ceto medio: è l'obiettivo a cui ambisco".

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