Rush finale per la manovra. In attesa del consiglio dei ministri decisivo, convocato per questa sera alle 21, tiene banco la norma dedicata alla soglia per il contante. Scongiurate le modifiche a Quota 100, secondo quanto ha annunciato lo stesso premier Giuseppe Conte, il confronto si accende ora sull'ipotesi, da inserire nel dl fisco collegato alla manovra, di portare il tetto all'uso del contante da 3000 a 1000 euro.
La soglia era stata alzata dal governo Renzi e Iv è molto critica sulla misura ma, spiegano fonti qualificate, non pone veti bensì propone di ridurre la soglia a 1000 euro in 3 anni, insieme all'azzeramento delle commissioni per le carte.
In particolare, secondo i renziani la soglia per il contante va abbassata solo in parallelo all'azzeramento delle commissioni bancarie sulle carte di credito per tutti e per tutte le somme.
Dure critiche, invece, arrivano da Assorologi e Federpreziosi, le associazioni di categoria del comparto orafo e orologiero aderenti a Confcommercio che esprimono "preoccupazione" per l'ipotesi di ridurre a mille euro la
soglia massima per il contante. Un limite "già in vigore fino a quattro anni fa - sottolineano - anacronistico, inefficace ai fini del contrasto dell'evasione fiscale e inutilmente penalizzante per le 15mila imprese e i 40mila addetti del settore orafo ed orologiero".
"Soprattutto - sottolineano le associazioni - per quelle ubicate in aree di confine e per i consumatori, anche considerando le normative dei Paesi europei, molto più tolleranti, e la stessa normativa dell'Ue che indica soglie assai più ampie". Secondo il presidente di Assorologi Mario Peserico la misura "si è dimostrata penalizzante verso le nostre imprese e del tutto inutile a contrastare evasione e riciclaggio". "Questi fenomeni criminali - ha sottolineato - non vengono generati nei negozi e non è colpendo l'utilizzo del contante che li si potrà efficacemente arginare".
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