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Autonomia, Conte: "Riforma per tutti". Musumeci: "Convochi le Regioni"

Giuseppe Conte

Il premier Giuseppe Conte affida a una lettera aperta al Corriere della Sera diretta ai cittadini lombardi e veneti un chiarimento sulla questione dell’autonomia regionale che «non è una bandiera regionale da sventolare, ma una riforma che farà bene a voi e all’Italia intera».

Su questo tema, scrive Conte, «reputo a dir poco ingeneroso sostenere che siamo poco attenti alle vostre sensibilità. Le vostre richieste stanno a cuore anche a noi. Come pure ci sta a cuore la sorte dei restanti 45 milioni di cittadini italiani». E «se il confronto civile terrà il luogo degli insulti più recenti, mi dichiaro sin d’ora disponibile a incontrare i vostri governatori». A loro Conte chiede «rispetto per me e per tutti i ministri che stanno lavorando con me, indistintamente, della Lega e del Movimento 5 Stelle».

Il presidente del Consiglio riferisce infatti che le agenzie riportano «dichiarazioni che scadono nell’insulto, tanto più inaccettabili in quanto pronunciate da rappresentanti istituzionali e rivolte a rappresentanti istituzionali». Conte annuncia poi che la bozza finale del testo è quasi pronta e che gli piacerebbe portarla e metterla in votazione "già alla prossima riunione del Consiglio dei ministri».

Le polemiche e le ultime dichiarazioni «stanno però compromettendo questi ultimi passaggi», spiega, invitando tutti a considerare che un progetto riformatore «così rilevante e articolato non può essere valutato sulla base dell’anticipazione di qualche singolo suo aspetto».

Se il governo non accoglierà, per intero, tutte le richieste e non potrà trasferire, in blocco, tutte le materie, «non sarà per insensibilità nei Vostri confronti», precisa il premier, ma «per la convinzione che, piuttosto che declamare - a esclusivo uso politico e mediatico - una cattiva riforma sicuramente destinata a cadere sotto la scure della Corte costituzionale, è preferibile realizzare un progetto ben costruito».

LA REPLICA DI MUSUMECI

"Ho letto sul Corriere la lettera agli 'italiani del nord’(e solo a loro!!!), con cui il premier Conte si dice pronto a portare nel prossimo Consiglio dei ministri il testo della riforma sull'autonomia differenziata. Pare di capire che sarebbe un testo diverso da quello che era stato richiesto dai governatori di Lombardia e Veneto. Ritiene il presidente del Consiglio, anche alla luce del dettato dell’articolo 10 della legge costituzionale che ha modificato il titolo V - continua il governatore - che sia sensato procedere a un deliberato del governo nazionale senza avere mai convocato a Palazzo Chigi tutti i presidenti di Regione? Ritiene Conte che sia sensato andare verso un testo che raggiunge il duplice effetto di scontentare i richiedenti ed essere totalmente sconosciuto agli altri?".

"Chiedo formalmente, fin da subito - conclude Musumeci - di procedere alla convocazione di tutte le Regioni italiane. E, in ogni caso, trattandosi di un deliberato del Consiglio dei ministri che incide sugli interessi della Regione Siciliana, voglio sperare che si proceda, come la Costituzione impone, a integrare il governo con la presenza dell’unico presidente di Regione legittimato dal proprio Statuto a partecipare ai lavori".

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