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Pd, Zingaretti stravince anche in Sicilia. Flop di Martina, chieste le dimissioni di Faraone

Il neo Segretario del Pd Nicola Zingaretti

Come nel resto d’Italia, anche in Sicilia Zingaretti ha stravinto le primarie. Ma qui più che altrove la vittoria del neo segretario finisce per essere il detonatore del partito piuttosto che il collante fra le correnti.

Le aree che fanno capo ad Antonello Cracolici e Giuseppe Lupo, i maggiori sostenitori di Zingaretti, chiedono le dimissioni del segretario regionale, il renziano Davide Faraone. L’elezione di Faraone, senza primarie per via del polemico ritiro della sfidante Teresa Piccione, era già da tempo contestata. Ora i risultati delle primarie danno più fiato alla protesta di ex Ds ed ex margheritini.

Faraone e il suo vice Antonio Rubino hanno sostenuto Martina, e in provincia di Palermo i gazebo hanno assegnato appena il 23 per cento a quest’area mentre chi ha spinto per Zingaretti ha ottenuto il 67 per cento, con punte del 74 nella sola città di Palermo.

L’area Zingaretti è arrivata addirittura al 72 per cento ad Agrigento e ha raggiunto il 70 anche a Caltanissetta e Ragusa. Solo a Messina il risultato è stato piuttosto equilibrato con Zingaretti al 46 e Martina al 44,7 per cento.  Per il resto distacchi abissali un po’ ovunque.

E ciò vuol dire, secondo Cracolici,  che gli elettori del Pd hanno bocciato la conduzione del partito da parte di Faraone. Mentre Lupo ha aggiunto che quando le primari si fanno rispettando le regole, l’area di Faraone finisce in minoranza.

Da qui la richiesta di dimissioni. Anche se Faraone prova a far buon viso a cattivo gioco, augurando buon lavoro a Zingaretti e ringraziando gli oltre 50 mila elettori che si sono recati ai gazebo. Risultato minimo per non parlare di flop in Sicilia e poter invece leggere nel voto anche una parziale riconquista dell’elettorato che aveva abbandonato il partito alle Regionali e alle Politiche.

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