
PALERMO. Il dibattito e le alleanze nel centrodestra italiano passano dalla Sicilia. Il transito dalle urne del 5 novembre in cui si deciderà il prossimo presidente della Regione deciderà anche gli schieramenti in vista delle successive Politiche. Se il centrosinistra è ancora a caccia di un "candidato forte" dopo il no di Pietro Grasso, il centrodestra, prima ancora del nome, dovrà decidere al fianco di chi presentarsi agli elettori.
Ad aprire le danze è stato Angelino Alfano che nei giorni scorsi ha lanciato l'appello a ricompattarsi al suo ex leader Silvio Berlusconi, un appello in parte raccolto da Gianfranco Miccichè, ma parzialmente respinto proprio dall'ex Cavaliere che ha comunque lasciato una finestra aperta proprio in vista delle regionali siciliane.
Lo stesso Alfano è tornato in queste ore sull'argomento: "C'è una grande chance per i moderati in Sicilia, regione in cui la Lega non ha voti e non è determinante per la vittoria. Noi stiamo completando un programma che può essere interpretato benissimo da un nostro candidato. Vedremo chi vorrà sostenerlo. Non facciamo parte di nessuna coalizione. Non si capisce perché noi possiamo andare da qualcuno, mentre qualcuno non può venire da noi. Lavoriamo sotto traccia per un'ampia aggregazione centrista".
Ovviamente Berlusconi deve fare i conti non solo con i tradimenti ma anche con Matteo Salvini, che di avvicinarsi al ministro degli Esteri non vuol sentirne parlare. E oggi Giorgia Meloni ha dimostrato di essere dello stesso avviso. La leader di Fratelli d'Italia, in una intervista al Tempo ha spiegato che a suo avviso candidare Alfano "significherebbe odiare la Sicilia". L'alleanza a livello nazionale "è una prospettiva inattuabile. E, francamente, la vedo molto difficile anche a livello locale. A meno che Alfano non voglia creare delle liste civiche vicine al suo movimento, come ha già fatto in Liguria". In Sicilia, aggiunge, "ho semplicemente risposto all'appello che Nello Musumeci ha rivolto a tutti. E non mi sembra di aver fatto nessuna fuga in avanti". "Dato che io voglio vincere, credo che Musumeci sia l'unica strada possibile". "È un ottimo candidato, esempio di capacità e onestà".
Del "matrimonio" tra Forza Italia e Alternativa popolare parla il presidente della commissione Esteri della Camera, Fabrizio Cicchitto: "Rimango convinto che la strada maestra di Ap sia quella di una posizione politica autonoma: né con Renzi né con Berlusconi. Per quello che riguarda le elezioni regionali siciliane, evidentemente la decisione é nelle mani di Ap Sicilia che a mio avviso deve fare scelte libere, non di tipo aprioristico e non come riproposizione del passato evitando rigorosamente di farsi sbattere le porte in faccia da chicchessia".
Un invito alla coerenza in vista delle alleanze nell'ambito del centrodestra per il voto in Sicilia e poi delle prossime politiche arriva poi da Pier Ferdinando Casini: "Le elezioni in Sicilia non so come andranno ma penso che il valore della coerenza in politica sia una cosa seria: questa processione verso Berlusconi di tanti che se ne sono distaccati per scelte diverse e che oggi tornano è una cosa avvilente per loro e per Berlusconi". E ricorda la propria esperienza: "Quando io ho rotto con Berlusconi - aggiunge - mi sono presentato da solo, la coerenza si sta disperdendo a discredito della politica".
Sembra tirarsi fuori dai giochi delle alleanze, invece, Roberto Lagalla, ex rettore di Palermo, che nei giorni scorsi ha annunciato la sua candidatura alla presidenza della Regione: "Nel corso della mia recente conferenza stampa, per la presentazione della personale candidatura alla presidenza della Regione, che oggi confermo ancora una volta, ho sottolineato come, oltre alle diverse storie personali, non sia in atto tra noi alcuna intesa politica. La mia è e rimane una candidatura alternativa a quella di Musumeci, che va oltre i superati modelli di governo e si pone in antitesi a Crocetta, con uno sguardo fermamente rivolto ad un'area di centro".
15 Commenti
viseminara
30/07/2017 18:51
I cavalieri dell'apocalisse?Che Dio ce ne scansi...........
Toty
30/07/2017 21:13
Ecco il nuovo che avanza!
Giuseppe
30/07/2017 21:53
Che cariiiiiiini...
Peppe
30/07/2017 22:21
Destra e sinistra hanno creato disoccupazione e malaffare. Un'altra politica è possibile. Forza M5S.
Siciliano
30/07/2017 22:53
Musumeci presidente senza se e senza ma!
Schifato
30/07/2017 23:54
Se Berlusconi si allea con Alfano perderà un voto ...
barbara
31/07/2017 07:28
Non solo uno, li perderà tutti
Francesco
31/07/2017 01:20
Unica candidatura per i Siciliani che vogliono il cambiamento rimane quella dell'On.Nello Musumeci.
Tano73
31/07/2017 01:53
Quanta ipocrisia in politica, dopo aversene dette di cotte e di crude alla fine si riabbracceranno facendo finta di niente.
marcel
31/07/2017 03:35
figurini da collezionare '
Mclaren
31/07/2017 03:53
Tutte e tre andatevene a zappare. Voi politici fate solo promesse, ma dove sono i fatti. X me nn siete credibili.
max
31/07/2017 09:49
Hanno la mia fiducia per mettere uno stop ai migranti
anonimo
31/07/2017 13:29
Attenzione che Berlusconi e Meloni faranno portare anche i cani ,i gatti e le caprette ai migranti, vedremo delle belle fattorie, se non altro.
Santana
31/07/2017 17:42
Ricordatevi che proprio la Meloni ha votato contro il taglio dei vitalizi.
mimmo
31/07/2017 17:57
Mi spiace non siete più credibile, a questo punto meglio votare per il movimento 5 stelle, tanto ormai al peggio non c'è mai fine.
Roberto
31/07/2017 18:11
A vincere le prossime elezioni regionali sara' lo schieramento che meglio sapra ' gestire e organizzare alleanze e porre fiducia negli elettori. Cosa non facile ne a destra ne a sinistra. Personalmente votero' e faro' votare per la 1 volta M 5 S e non c' amico e conoscente che puo' farmi cambiare idea
Fabio
31/07/2017 20:48
Non voterei mai m5s.
Fabio
31/07/2017 20:47
Il centrodestra unito nei sondaggi è avanti.