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Berlusconi: "Noi alleati di Lega e Fratelli d'Italia, l'Euro non mi piace"

PALERMO. Con «i nostri alleati», Lega e Fratelli d'Italia, abbiamo elaborato «un programma comune sul quale concordiamo al 95%, anche per quanto riguarda il nostro rapporto con l'Europa e sui temi dell'immigrazione. Anche per questo non sono preoccupato della tenuta della nostra coalizione».

Chi sarà il candidato premier è una «questione prematura». Risponde così il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, intervistato da Libero.  Quanto alla possibilità di allearsi con Alfano e Verdini, Berlusconi si dice «convinto che ricompattare il centro sia indispensabile, ma questo non può avvenire attraverso accordi di palazzo con membri della nomenclatura politica privi di appoggio popolare, ci rivolgeremo soprattutto a persone credibili, non a mestieranti del palazzo».

E sulla legge elettorale sottolinea: «Spero che il Partito Democratico abbia acquisito la consapevolezza che le forzature non portano bene, con il Mattarellum, in un sistema tripolare, il vincitore delle elezioni sarebbe quasi casuale; se ci sarà il proporzionale saranno gli italiani a decidere con il voto se vi sarà un unico vincitore, o se si dovrà ricorrere ad una coalizione».

Berlusconi confessa di avere «molti dubbi sull'Euro, sul cambio Lira-Euro», tuttavia secondo lui uscire dalla moneta unica «rischierebbe di esporre il nostro paese ad altri rischi. Una via d'uscita proposta da diversi economisti potrebbe essere quella della doppia circolazione monetaria, cioè una moneta nazionale che affianchi e non sostituisca l'Euro», come le AM-Lire, nel dopoguerra. «Quanto al referendum non sono contrario in linea di principio, ma si tratta di una materia tecnicamente molto complessa. Dovrebbe essere il Parlamento ad occuparsene, tenendo conto delle esigenze e degli interessi degli italiani», conclude.

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