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Elezioni, Orfini: "Giugno è data limite, non si può andare oltre"

ROMA. «Se devo esprimere la mia opinione, giugno è la data limite per il voto oltre la quale non si deve andare»: «o c'è la volontà di fare una nuova legge elettorale, o ci saranno due leggi consegnate dalla Consulta per Camera e Senato con cui andare a votare. Nessuno capirebbe un accanimento terapeutico intorno a questa legislatura». Lo dice - in un'intervista a La Stampa - il presidente del Pd Matteo Orfini.

Rispondendo sull'ipotesi di ritorno al Mattarellum, lanciata dal segretario Pd Renzi, Orfini suggerisce piuttosto una «proporzionale corretto. Il Mattarellum ha moltissimi difetti e qualche grave responsabilità sul fallimento della seconda Repubblica: ha prodotto instabilità dei governi e trasformismo politico. Ma - aggiunge - a differenza di altri, credo nel modo in cui funziona un partito: e dal momento che questa è divenuta posizione prevalente del Pd, la sostengo».

A questo proposito Orfini ricorda che «quando mi candidai alle politiche nel 2013 mi fu fatto firmare un foglietto, secondo cui sui vari temi si votava nei gruppi ma in aula si doveva rispettare la linea del partito. Ora facesse Bersani una proposta: siccome ha cambiato idea ha l'onere di proporre un'altra soluzione». E osserva che «l'idea che esista un partito nel partito che si riunisce e decide cosa a fare a prescindere, non esiste. Così si distrugge il Pd. La mia ricetta è quella che mi fece firmare Bersani. Non sono d'accordo con il Mattarellum, ma mi adeguo».

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