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Baccei assicura: tutti salvi i precari siciliani, sono rinviate soltanto le stabilizzazioni

PALERMO. “I precari dei Comuni non perderanno il posto. Tutti avranno la proroga dei contratti entro qualche giorno”: Alessandro Baccei, assessore regionale all’Economia, illustra la manovra di emergenza che la giunta ha messo in atto ieri sera per evitare che la crisi a Roma penalizzi subito i circa 16 mila contrattisti dei Comuni.

L’emergenza è scattata perché dalla legge di Stabilità nazionale è saltata una norma che era stata annunciata come un paracadute per i precari: era inserita nel testo andato alla Camera ma lì è stata cancellata e l’obiettivo era reinserirla nel passaggio al Senato. L’accelerazione della crisi di governo post referendum ha impedito la riscrittura della legge di Stabilità al Senato. Quindi quella norma non c’è e non ci sarà.

Ma quella norma – spiega ora Baccei – serviva solo per rendere più facili le stabilizzazioni: “Al Senato non doveva andare la proroga dei contratti. Al Senato c’era una norma che, utilizzando risorse nostre, avrebbe concesso ai Comuni una deroga sulla possibilità di assumere. Mi spiego meglio. Oggi c’è una norma che riduce i posti disponibili per via di alcuni paletti finanziari che ogni sindaco deve rispettare. La norma che doveva essere approvata in Senato avrebbe cancellato o ridotto questi paletti”. Questa norma era stata scritta dalla Funzione pubblica nazionale e concordata con la Ragioneria dello Stato: era, quindi, un testo blindato che avrebbe permesso dal 2017 in poi ai sindaci di stabilizzare fra i 7 mila e i 9 mila precari. Tutti gli altri sarebbero invece stati assunti dalla Regione nella Resais.

E’ questo il piano che per adesso ha subito uno stop. Ma Baccei assicura che “è solo questione di riallacciare il dialogo con il nuovo governo. L’accordo con lo Stato era forte su questo tema e quindi possiamo dire di avanzare un credito”.

Nell’attesa la Regione varerà a giorni il proprio piano per salvare tutti i precari che hanno il contratto in scadenza a fine anno. Ancora Baccei: “La proroga dei contratti era e resta di competenza regionale. E verrà inserita nella prima parte della manovra economica che verrà approvata entro fine dicembre all’Ars”. In questo caso il piano si mescola con le misure previste per i dipendenti delle ex Province: “Le proroghe dei precari – aggiunge Baccei – sono collegate alla dichiarazione di esuberi nel settore delle Province. Abbiamo calcolato che un 15% del personale delle Province va trasferito. E la Finanziaria regionale prevede la mobilità verso enti statali (tribunali, Agenzia delle Entrate) e Comuni. Nell’attesa che questi trasferimenti avvengano, scatta una proroga di tutti i contratti che varrà fino alla fine del 2018. E’ una proroga che salva i precari dei Comuni e il personale delle Province”.

Dunque entro fine mese tutti i precari riceveranno una proroga. L’unica preoccupazione riguarda i contrattisti dei Comuni in dissesto: per loro Baccei ha previsto subito l’assunzione alla Resais.

Questo piano viaggia nella Finanziaria regionale. Ma se, come sembra, la manovra verrà rinviata a febbraio allora già nella leggina che autorizza l’esercizio provvisorio verranno inserite le misure regionali per i precari.

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