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Due regionali su tre lavorano in periferia. "Trasferimenti non bastano"

Lunedì scatta la trattativa coi sindacati sul piano di tagli e accorpamenti degli uffici. I confederali: i criteri più trasparenti

PALERMO. Solo 6.200 dipendenti regionali lavorano a Palermo, nella sede centrale degli assessorati. Praticamente meno della metà dei quasi 16 mila complessivi, esclusi i 1.700 dirigenti. Gli altri novemila e passa impiegati sono sparsi per le varie province: più di seimila nei capoluoghi e oltre 3 mila in servizio presso una miriade di micro uffici di paese. Ora che mille dipendenti sono andati in pensione, gli uffici si stanno svuotando e l' amministrazione è piombata nel caos.
«Ma la circolare per i trasferimenti d' ufficio del personale è valida- chiarisce l' assessore alla Funzione pubblica, Luisa Lantieri - se qualcuno pensa il contrario si sbaglia. Il problema è che in molti casi rischia di non essere sufficiente e va discussa coi sindacati. Serve una più ampia riorganizzazione».

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2 Commenti

Steve

21/01/2016 13:46

Scusate ma questa signora ricordo che non la voleva nessuno al governo, ma è rimasta? Credetemi non ho capito più nulla!

roba da matti

21/01/2016 19:51

Io ho capito una cosa: Non siete in grado di riorganizzare gli uffici della regione in previsione del fatto che la stessa necessita della metà ( se non di 1/3) degli attuali dipendenti.

enzo 1

21/01/2016 14:31

io sono convinto che nei 6200 di palermo ci stiano pure quelli che lavorano negli uffici provinciali (genio civile, soprintendenza, ispettorati) e comunali (scica). Per cui inrealtà nei diaprtimenti sono ancora meno.

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