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Due regionali su tre lavorano in periferia. "Trasferimenti non bastano"

Lunedì scatta la trattativa coi sindacati sul piano di tagli e accorpamenti degli uffici. I confederali: i criteri più trasparenti

PALERMO. Solo 6.200 dipendenti regionali lavorano a Palermo, nella sede centrale degli assessorati. Praticamente meno della metà dei quasi 16 mila complessivi, esclusi i 1.700 dirigenti. Gli altri novemila e passa impiegati sono sparsi per le varie province: più di seimila nei capoluoghi e oltre 3 mila in servizio presso una miriade di micro uffici di paese. Ora che mille dipendenti sono andati in pensione, gli uffici si stanno svuotando e l' amministrazione è piombata nel caos.
«Ma la circolare per i trasferimenti d' ufficio del personale è valida- chiarisce l' assessore alla Funzione pubblica, Luisa Lantieri - se qualcuno pensa il contrario si sbaglia. Il problema è che in molti casi rischia di non essere sufficiente e va discussa coi sindacati. Serve una più ampia riorganizzazione».

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