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Corsa a un posto nella giunta Crocetta: dal Bilancio al Lavoro, ecco chi rischia di uscire

Il presidente avvisa: fuori dal governo chi vuole le elezioni anticipate

PALERMO. È bastato che il presidente della Regione pronunciasse la parola «azzeramento» per far scattare la corsa dei deputati a un posto in giunta. Ci sperano tutti in casa Pd, nell’Udc e nel Psi. Mentre i renziani continuano a chiedere elezioni anticipate: mossa che potrebbe portare a una loro esclusione dal governo.

Crocetta ieri è tornato a proporre «un patto di lealtà di fine legislatura fra tutti gli alleati». Primo atto di un rush finale che dovrebbe portare «riforme per creare lavoro e sviluppo, approvazione del bilancio attraverso un corretto rapporto con Roma e rendicontazione entro fine anno di tutti i fondi europei». Poi il presidente ha fornito un identikit dei papabili nuovi assessori: «Voglio un governo autorevole e politico. Dove politico non vuol dire composto esclusivamente da parlamentari ma da assessori espressione delle diverse sensibilità politiche, nel rispetto dell’autonomia di ciascuno. Solo che tale autonomia non può essere esercitata contro il presidente o per bloccare tutto».

In casa Pd si prevede che l’operazione possa essere chiusa entro la fine della prossima settimana, dopo alcuni passaggi romani che il segretario regionale Fausto Raciti vuole affrontare con Lorenzo Guerini. L’obiettivo è verificare la disponibilità di Renzi a dare ancora fiducia a un governo a più forte trazione Pd. Nell’attesa sono pronti a entrare in giunta Filippo Panarello o Bruno Marziano per l’area vicina a Cracolici, Anthony Barbagallo per l’area Lupo, e almeno una donna fra Concetta Raia e Mariella Maggio.

La presenza femminile è un elemento chiave per Crocetta e questo limita un po’ le scelte dei partiti.

 

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