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Poletti sui contratti a tempo indeterminato: "Oggi sono più del 20%"

MILANO. L'obiettivo del Governo «che va consolidato nel tempo» è che «il costo del contratto a tempo indeterminato debba essere strutturalmente più basso di tutti gli altri contratti, se vogliamo avere una scelta che promuova il contratto a tempo indeterminato». Sulle misure da adottare «dovremmo trovare un equilibrio nella legge di stabilità». Lo ha detto ieri il ministro del Lavoro Giuliano Poletti a margine della festa dell'Unità.

«Oggi i contratti a tempo indeterminato sono più del 20%. C'è un dato di incremento, rispetto all'anno precedente, del 40%». Lo dichiara il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, a margine di un dibattito alla Festa dell'Unità a
Milano. «Questo, per noi, è un obiettivo che va consolidato nel tempo, tant'è che pensiamo che l'elemento che bisognerà garantire nel tempo è che il costo del contratto a tempo indeterminato debba essere strutturalmente più basso di tutti gli altri, se vogliamo avere una scelta che promuova il contratto a
tempo indeterminato», spiega. Invece, «dovremo trovare un equilibrio nella legge di stabilità», conclude.

Poletti è tornato sui dati dell'occupazione a luglio corretti ieri dal ministero del Lavoro ribadendo che si è trattato di un errore: «è stato fatto un errore e quando accade bisogna riconoscerlo e correggerlo, che è quello che abbiamo fatto». Secondo il ministro, comunque, il dato importante è «quello che
si sta verificando stabilmente da sette mesi e cioè che ogni mese c'è un aumento dei contratti a tempo indeterminato e un calo delle collaborazioni e dei contratti Cococo e Cocopro. Quindi noi pensiamo che questo dato», confermato dai dati Inps di qualche giorno fa, «ci dia ragione» su questo obiettivo.

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